Data: 30/12/2022 09:00:00 - Autore: Laura Bazzan

Cosa si intende per strada vicinale

[Torna su]

La strada vicinale � anche chiamata strada interpoderale o, per usare la definizione dell'art. 3, comma 1, n. 52 del Codice della strada "strada poderale o di bonifica".

Si tratta di una strada di propriet� privata che, a seconda delle sue caratteristiche, pu� conservare l'uso privato o essere assoggetta all'uso pubblico.

Il Codice della Strada ha incluso le strade vicinali nelle strade locali.

Strada vicinale ad uso privato

La strada vicinale ad uso privato � detta anche via agraria. Essa risponde alle esigenze della coltivazione e dell'industria agricola e la sua costituzione avviene "mediante conferimento di suolo (cd. collatio agrorum privatorum) o di altro apporto dei vari proprietari, in modo da fondare una comunione (communio incidens), per la quale il godimento della strada non � iure servitutis ma iure proprietatis e, pur avendo di regola, fondi fronteggianti, pu� essere utilizzata, in relazione alla necessit� del tracciato, da pi� fondi in consecuzione, fermo restando il principio che essa possa servire a tutti i proprietari dei fondi in tutte le direzioni, onde ciascuno ne abbia per tutta la sua lunghezza la propriet� pro indiviso" (Trib. Chieti, 15.10.2009, n. 748).

Chi deve provvedere alla manutenzione della strada vicinale

Anche alla luce di ci�, l'obbligo di gestione e manutenzione della strada vicinale ad uso privato incombe unicamente sui comproprietari.

A tal fine questi, se lo ritengono opportuno, possono anche costituire un consorzio facoltativo per la suddivisione delle spese cui, su base volontaria, pu� partecipare anche il Comune con un un contributo fino ad un mezzo.

Vai alla guida Consorzio: la disciplina del codice civile

Strada vicinale ad uso pubblico

Una strada vicinale pu� invece dirsi ad uso pubblico (esclusivamente) "quando sussistono alcuni elementi, quali il passaggio esercitato iure servitutis pubblicae da una collettivit� di persone qualificate dall'appartenenza ad un gruppo territoriale; la concreta idoneit� del bene a soddisfare esigenze di carattere generale, anche per il collegamento con la pubblica via; un titolo valido a sorreggere l'affermazione del diritto di uso pubblico, che pu� anche identificarsi nella protrazione dell'uso da tempo immemorabile" (cfr. Cass. n. 7718/1991; n. 12181/1998).

La sussistenza dei predetti requisiti comporta l'applicabilit� alla strada vicinale pubblica delle norme del codice della strada.

In siffatta ipotesi, la propriet� e il possesso permangono in capo ai frontisti ai quali � tuttavia preclusa ogni possibilit� di intercludere l'accesso alla strada interpoderale in ragione della servit� pubblica che vi insiste; a tal fine, le strade vicinali pubbliche sono equiparate alle strade comunali, ex art. 2 c. 7 d.lgs. n. 285/1992, e i Comuni sono legittimati ad adottare i provvedimenti opportuni a garantire l'esercizio del diritto di passaggio da parte della collettivit�.

Obbligo di manutenzione strada vicinale pubblica

Coerentemente, l'obbligo di manutenzione e gestione della strada vicinale pubblica incombe sui proprietari dei fondi e sul Comune che devono istituire un consorzio obbligatorio; la ripartizione delle spese viene effettuata per i proprietari in base alle quote millesimali del piano di riparto e per il Comune in base alla quota deliberata (da 1/5 a 1/2 in ragione dell'importanza della strada).

L'estinzione della servit� di uso pubblico non coincide con il mancato esercizio del diritto da parte della generalit� dei cittadini, essendo altres� necessario un provvedimento dell'ente territoriale (desumibile anche dal comportamento concludente della p.a.) che dichiari cessato l'interesse pubblico ad utilizzare il bene privato.


Tutte le notizie