Data: 16/06/2015 12:10:00 - Autore: Dott.ssa Floriana Baldino

dott.ssa  Floriana Baldino 

Come abbiamo già evidenziato in nostri precedenti interventi  (Atti e accertamenti firmati da non dirigenti. Le sentenze che annullano gli accertamenti e le cartelle diventano numerose - del 25 maggio 2015Annullamento delle cartelle e degli accertamenti dell'Agenzia delle Entrate. Le prime sentenze dopo la Corte Costituzionale)  le sentenze delle Commissioni Tributarie che annullano gli accertamenti firmati da dirigenti decaduti, diventano sempre più numerose.

La Commissione Tributaria Provinciale di Lecce, in particolare, confermando il suo precedente orientamento, con una nuova sentenza, ovvero al n. 1909/05/2015 del 23.04.2015, ha annullato nuovamente un avviso di accertamento firmato da un dirigente decaduto in stretta aderenza al dettato della Corte Costituzionale (https://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_17883.asp).

Dunque gli accertamenti fiscali firmati dai funzionari non legittimati, ovvero quei dirigenti “reggenti” non entrati per concorso,  sono radicalmente nulli.

Se l'atto è stato firmato da un soggetto privo dei relativi poteri si configura una causa di inesistenza, come tale non sanabile, anche nell'ipotesi in cui siano trascorsi i termini per fare opposizione. 

L'inesistenza “ab origine” di un atto si può far valere in qualsiasi momento.

Non conta se ci sia o no la delega di firma, purchè la delega di firma provenga da un soggetto con legittimi poteri, in caso contrario ci troviamo dinanzi ad usurpazione di funzioni pubbliche e/o straripamento di potere.

Se vogliamo essere più dettagliati nei possibili illeciti ravvisabili, ci potrebbe essere inoltre una lesione alla fede pubblica a danno del contribuente 

L'augurio è che il Governo non cerchi di sanare la sua posizione illegittima protratta ormai da quasi un ventennio.


Tutte le notizie