Data: 18/06/2015 17:00:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Accantonando per il momento la sperimentazione con i droni, Amazon ci riprova e stavolta lancia un'idea che somiglia molto a quella, gi� notoria in Italia per le vicende che l'hanno accompagnata, di Uber Pop (leggi �UberPop: fine del viaggio. Vincono i tassisti ma � solo il primo round), declinata per� su misura delle consegne.

Come Uber aveva trasformato i cittadini in improvvisati �tassisti� in grado di trasferire da una parte all'altra della citt� chi ne aveva bisogno dietro il pagamento di un piccolo �rimborso spese�, cos� Amazon vuole trasformare i cittadini in fattorini assegnandogli direttamente le proprie consegne.

La nuova app, che secondo le indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal, si chiamer� �On my way�, ma che in America � stata gi� ribattezzata appunto �Uber delle consegne�, mira a reclutare infatti persone comuni per fare le consegne (nelle destinazioni che sono di strada ai loro personali percorsi) in luogo delle societ� specializzate, prevedendo anche l'affitto di aree ad hoc in cui far stazionare le merci in consegna.

I vantaggi per il colosso mondiale dell'e-commerce sono facilmente intuibili: controlli pi� diretti delle spedizioni e taglio dei costi dell'affido del servizio alle societ� specializzate del settore che soltanto lo scorso anno sono cresciuti del 31%.

Quanto agli utenti, in cambio, ci sarebbe il solito �rimborso spese� per l'aiuto prestato.

Anche la nuova app, com'� evidente, si basa sui principi della �sharing economy�, che per il business ha possibilit� di declinazione praticamente illimitate.

Resta da vedere, per�, cosa ne pensa la categoria che ne subir� gli effetti �negativi�. E non ci vuole un indovino per immaginare che nel prossimo futuro si sollever� un nuovo polverone, dove al posto dei tassisti, stavolta, ci saranno i corrieri.

 


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