Data: 03/07/2015 12:40:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi – Con la firma delle nuove linee guida della l. n. 40/2004 da parte del ministro della salute, Beatrice Lorenzin, cade ufficialmente il divieto alla fecondazione eterologa in Italia. Il nuovo testo, che entrerà in vigore non appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, aggiorna la normativa del 2008, alla luce delle evoluzioni tecniche e scientifiche del settore e soprattutto dei principi stabiliti dalle sentenze della Corte Costituzionale (nn. 151/2009; 162/2014).

Tra le novità principali spiccano la doppia donazione di ovociti e di seme e l'accesso alla procedura anche alle coppie siero discordanti, quelle cioè in cui entrambi i partner (prima era consentita solo all'uomo) sono portatori di malattie virali trasmissibili sessualmente (Hiv, Hbv o Hcv).

Sì alla doppia eterologa, a condizione che entrambi i partner possano ricevere gameti donati, e alla possibilità di “egg sharing” e “sperm sharing”, consentendo così che uno dei membri della coppia possa essere al contempo ricevente e donatore di gameti per le altre coppie che intraprendono la Pma eterologa.

Rimane fermo, invece, il divieto di scelta delle caratteristiche fisiche del donatore, e ciò allo scopo di escludere “selezioni eugenetiche” illegittime.

Le linee guida dovranno fornire indicazioni per le coppie che accedono ai trattamenti di procreazione (mentre per i donatori si rinvia all'apposito regolamento che sta concludendo il suo iter) e nelle cartelle cliniche dovranno essere indicate dettagliatamente le procedure (ivi comprese le motivazioni del numero di embrioni da generare, ecc.).

I trattamenti riguardanti l'eterologa, e questa è un'altra novità, saranno inseriti nei Lea (livelli essenziali di assistenza) e quindi a carico del sistema sanitario nazionale.

Presto, inoltre, annunciano dal ministero, saranno emanati i decreti sul consenso informato e sui c.d. “embrioni abbandonati”, oltre ad essere recepite le norme europee sulla donazione dei gameti. 


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