Data: 17/07/2015 13:30:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi � Con la pubblicazione nella G.U. n. 161/2015 sono ufficialmente in vigore le nuove linee guida sulla procreazione medicalmente assistita firmate nei giorni scorsi dal ministro Lorenzin (leggi �Fecondazione assistita: via libera all'eterologa. Ecco le linee guida del Ministero�).

Rese necessarie a seguito del doppio intervento della Consulta (sentenze nn. 151/2009 e 162/2014) e delle evoluzioni tecnico-scientifiche del settore, le nuove regole fanno entrare ufficialmente l'eterologa nella legge 40/2004, con indicazioni �vincolanti� per tutte le strutture autorizzate e specificazioni su procedure e criteri di accesso per le coppie che vogliono farvi ricorso.

Diverse le novit� introdotte rispetto alle linee guida del 2008: oltre a far cadere il divieto di fecondazione eterologa, alla quale potranno accedere tutte le coppie con situazioni di �sterilit� comprovata�, � prevista anche la �doppia donazione�, di ovociti e di seme, all'interno della stessa coppia quando la sterilit� riguarda entrambi i partner.

Cade anche il divieto del ricorso all'eterologa se entrambi i partner sono �sierodiscordanti� (prima era consentito solo all'uomo portatore) e il numero massimo di tre embrioni da generare e trasferire in un unico (e contemporaneo) impianto, con l'obbligo di riportare le motivazioni in base alle quali � stato determinato il numero di embrioni �strettamente necessario� e di quelli eventualmente non trasferiti e conservati temporaneamente.

Rimane fermo il niet sulla scelta delle caratteristiche fisiche del donatore �al fine di evitare illegittime selezioni eugenetiche� e il divieto di sperimentazione.

Inoltre, le cartelle cliniche dovranno descrivere nel dettaglio le procedure di pma, in modo da consentire l'avvio di percorsi pi� differenziati.

Quanto alle indicazioni per i donatori di gameti, si rinvia invece ad apposito regolamento, gi� approvato dal Consiglio Superiore di Sanit�, mentre il prossimo passo sar� l'aggiornamento dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) per consentire l'inserimento dell'eterologa, come annunciato dalla stessa Lorenzin, tra i trattamenti a carico del Servizio Sanitario Nazionale.


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