Data: 27/07/2015 09:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - Si prospetta un'importante novità dal rilevante impatto socio-economico nel panorama futuro dell'Unione Europea. Secondo le indiscrezioni, confermate dall'autorevole testata giornalistica tedesca Der Spiegel, un apposito "focus group" sarebbe al lavoro per delineare la fisionomia di quella che è stata a rigore battezzata "eurotassa".
Il progetto di un'imposta comunitaria non è argomento nuovo nel dibattito europeista, all'interno del quale è emersa frequentemente l'esigenza di dotare l'Unione di un fondo comune destinato ad affrontare le problematiche di bilancio o i periodi di crisi finanziaria dei paesi dell'Eurozona e degli altri stati dell'Unione.
Ciò che maggiormente stupisce è l'attuale promotore di un simile progetto: per il settimanale di Amburgo ci sarebbe Wolfgang Schaeuble all'origine della proposta, ministro delle Finanze tedesco che in tempi recenti ha sostenuto la politica del rigore schierandosi in favore dell'uscita della Grecia dall'euro.
Il progetto del bilancio comune e delll'eurotassa atta ad alimentarlo, sarebbe attualmente al vaglio di una Commissione guidata da Mario Monti ed avrebbe l'appoggio del presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker.
Quello dell'unione fiscale rappresenta per i suoi sostenitori uno step necessario affinché l'operato dell'UE possa uscirne rafforzato e dotato di strumenti concreti per la promozione ed attuazione degli obiettivi derivanti dai trattati.
Secondo i piani di Schaeuble, gli Stati membri (tutti o soltanto quelli dell'Eurozona) saranno chiamati a devolvere parte del gettito fiscale ottenuto tramite Iva e Irpef ad un fondo europeo, oppure, in alternativa, ad istituire una forma di tassazione ad hoc. Un nuovo alto dirigente dell'Unione sarebbe designato quale responsabile della gestione delle finanze.
La svolta europeista proposta dal Bundesminister der Finanzen, tuttavia, si troverebbe ad affrontare un primo ostacolo proprio "in casa", rappresentato dalla posizione politica della Cancelliera Angela Merkel circa la rinuncia ad una parte delle entrate fiscali.
Appoggiare l'Eurotassa rappresenta, infatti, una mossa politica ad alto rischio per la Merkel e per gli altri premier europei nei confronti dei propri elettori.
Inoltre, un'eventuale discriminazione attuata tra i paesi della zona euro nei confronti degli Stati esterni al sistema della moneta unica, potrebbe provocare insanabili contrasti tra le compagini della stessa UE.
Di tutt'altra opinione i sostenitori della proposta, in quanto Schaeuble avrebbe dalla sua non solo Juncker, ma anche il presidente della BCE, Mario Draghi: entrambi evidenziano la necessità per l'Unione di dotarsi di strumenti effettivi per rafforzare l'unità e l'operatività dell'UE, in modo da realizzare appieno i proposti obiettivi cardine di stabilità e solidarietà e a rafforzare, inoltre, il ruolo delle istituzioni europee, Commissione e Parlamento in primis.

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