Data: 30/07/2015 09:00:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - S� alla revisione della governance, al super manager e al Cda pi� snello, ma nulla di fatto sul canone. Sono questi i passaggi principali della riforma della Rai passata oggi con 142 voti a favore e 92 contrari a Palazzo Madama.

Quella del canone in realt� � notizia di ieri perch� per una manciata di voti il Governo � stato battuto sull'art. 4 della riforma, grazie all'approvazione di un emendamento, presentato dalle opposizioni (M5S, Fi, Lega, Sel, e da parte della minoranza Pd), che ha sostanzialmente cancellato la delega per la revisione del canone Rai. In altre parole, mirando a bloccare il piano del premier, teso ad una riforma all'insegna del principio �si paga meno, ma si paga tutti�.

Incassato invece l'ok, seppur in termini pi� ristretti, sulla delega per il riordino e la semplificazione dell'assetto normativo, sull'introduzione dell'ad (e relativi poteri) e del presidente di garanzia, e sulle norme in materia di responsabilit� dei componenti del Cda.

Il ddl ora va alla Camera per l'approvazione definitiva dove non si esclude (anzi � intenzione della maggioranza correggere il �tiro�) anche il ritorno, nel testo, della delega sul canone soppressa al Senato.


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