Data: 09/08/2015 15:30:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Bocciato dalla commissione, è stato “promosso” dal Tar della Toscana, conseguendo la maturità scientifica.

È la storia di uno studente di un liceo fiorentino che lo scorso anno non era risultato idoneo agli esami di Stato. Il ragazzo aveva sostenuto le prove scritte e l'orale ed era convinto di aver meritato un giudizio positivo, anche per gli apprezzamenti espressi verbalmente in sede di esame dai membri della commissione.

Dopo qualche giorno, venivano pubblicati i tabelloni dei risultati e lo studente si trovava di fronte alla triste sorpresa: bocciato.

Non demordendo, però, si era ripresentato a settembre di fronte agli stessi professori, ottenendo però il medesimo risultato negativo.

A quel punto, il ragazzo e la sua famiglia hanno deciso di rivolgersi al giudice amministrativo e un anno dopo il Tar della Toscana ha dato loro ragione.

A costituire il fattore decisivo per la statuizione del tribunale, è stata proprio la “contraddittoria” valutazione operata nei confronti del ragazzo dalla commissione.

Secondo l'ispettore ministeriale intervenuto nella vicenda, si legge infatti nella sentenza, la commissione in sua presenza, avrebbe attribuito “all'unanimità il voto di 20 alla prova orale”. Voto che sarebbe successivamente stato modificato dalla presidente. Ma le sue affermazioni sono state contraddette da quest'ultima, secondo la quale invece i tre commissari avevano già espresso il loro parere negativo.

Una valutazione “ballerina” dunque che è stata la causa della bocciatura del ragazzo e che per il Tar non solo è carente di adeguata motivazione, date le repentine e ingiustificate modifiche al voto, ma qualifica l'operato dell'amministrazione come “gravemente contraddittorio”.

Per cui, in definitiva, il ragazzo va senz'altro promosso, gli atti impugnati annullati e il liceo condannato al pagamento delle spese processuali.


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