Data: 07/09/2015 08:30:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - La Riforma della Pubblica Amministrazione � ormai legge e numerose sono le novit� predisposte per ottimizzare il settore pubblico italiano (per approfondimenti: La riforma della P.A. � legge. Ecco tutte le novit� e il testo definitivo).
Nel ddl approvato il 4 agosto scorso, numerose strutture sono state sottoposte ad un'attenta ristrutturazione e tra queste rientra il Pubblico Registro Automobilistico (PRA) che non sar� pi� sotto il controllo e la gestione dell'ACI (Automobile Club d'Italia), ma confluir� al Ministero dei Trasporti che gi� gestisce i servizi della motorizzazione.
In molti speravano nella rimozione del PRA, dati i costi esponenziali di un servizio sostanzialmente analogo, in termini di funzioni, alla Motorizzazione civile.
Ma il Pubblico Registro � sopravvissuto ancora una volta, dopo i tentativi di Carlo Cottarelli (allora commissario della spending review) prima e del Governo Monti poi, che, in sostanza, fin� per aumentare i costi delle pratiche automobilistiche mantenendo saldi gli interessi dell'Aci e costringendo ancora gli automobilisti italiani a rivolgersi a due soggetti separati (Motorizzazione e Pra) per ottenere la carta di circolazione e il certificato di propriet�.
Ora, la riforma, sostenuta dal ministro Marianna Madia, ha sancito definitivamente la fusione tra PRA e Motorizzazione allo scopo di ridurre in questo modo i costi connessi alla gestione dei dati relativi alla propriet� e alla circolazione dei veicoli, realizzando significativi risparmi per l'utenza.
La riforma prevede di garantire e approntare un'unica banca dati destinata alla gestione della propriet� e della circolazione, e di conseguenza anche il tanto atteso documento unico di circolazione contenente i dati tenici e i dati giuridici del veicolo di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi.
I due distinti Enti, PRA e Motorizzazione Civile, dovranno lavorare in maniera coordinata, permettendo �il collegamento e l'interoperabilit� dei dati detenuti dalle diverse strutture, riorganizzando, anche mediante eventuale accorpamento, le funzioni svolte dagli uffici del Pubblico registro automobilistico e dalla Direzione generale per la motorizzazione del Ministero.
Ma per vedere realizzata la novit� bisogner� aspettare ancora un p� di tempo.
La riforma richiede necessariamente una serie di decreti attuativi il cui iter potrebbe facilmente essere prolungato oltre i 18 mesi previsti dalla nuova legge per realizzare i principi e i criteri direttivi espressi nella delega.

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