Data: 08/09/2015 21:20:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - Pagare i debiti al Comune ripulendo le strade, potando alberi e aiuole, raccogliendo l'immondizia al parco? 
Non � un utopia da romanzo, ma la nuova possibilit� offerta dall'art. 24 del decreto "Sblocca Italia" rubricato "Misure di agevolazione della partecipazione delle comunit� locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio".
� stato ribattezzato "baratto amministrativo" e consente al cittadino di approfittare di agevolazioni fiscali sui debiti contratti con l'amministrazione comunale, ad esempio multe, tributi e tasse non pagate, in cambio di lavoretti utili per il proprio territorio.
Lo scopo � quello di alleggerire il carico fiscale accumulato negli anni dall'Ente, chiedendo al cittadino moroso, a titolo di controprestazione, lo svolgimento di quei lavori di pubblica utilit� che la municipalit� deve intraprendere costantemente per presrvare il benessere della comunit� e del territorio.
Sono sempre di pi�, infatti, le persone gravate da una spesso elevata morosit� (anche non colpevole) nei confronti del Comune ed � per questo che il cittadino volenteroso deve essere ritenuto meritevole di ottenere un'agevolazione per poter estinguere il proprio debito.
In molti comuni, il baratto amministrativo � gi� una realt� consolidata e funzionante: spetta alle singole comunit� locali definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purch� individuati in relazione al territorio da riqualificare.
Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalit� di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.
Sempre i comuni, in relazione agli interventi, possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attivit� posta in essere. L'esenzione e' concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attivit� individuate dai comuni, in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attivit� posta in essere.
L'accesso al baratto amministrativo non � sempre aperto a tutti: spetta ai singoli Enti locali stabilire o meno un indicatore Isee oppure specificare altri criteri reddituali legati alle difficolt� economiche dei concittadini.
Il decreto si limita a precisare che tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunit� di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute.

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