Data: 19/09/2015 16:00:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Andrà presto in pensione, dopo quasi 90 anni, il certificato di proprietà dei veicoli tenuto dall'Aci e al suo posto subentrerà il documento unico di circolazione. È pronto, infatti, il decreto attuativo della riforma della P.A. (c.d. riforma Madia) approvata nell'agosto scorso (leggi: “La riforma della P.A. è legge ecco tutte le novità e il testo definitivo”).

L'addio definitivo è fissato per il 1° luglio 2016, data nella quale sarà emessa, in luogo del vecchio certificato, la moderna e unica “carta d'identità” del mezzo, all'interno della quale sarà inglobata anche la carta di circolazione. La tariffa per l'emissione è fissata in 29 euro, cifra sostitutiva dei costi attuali di iscrizione al Pra e all'Archivio nazionale dei veicoli.

Ma questa non è l'unica novità.

Nel frattempo andrà in soffitta anche il Pra che finirà sotto l'egida del Ministero delle infrastrutture, gestito da un ente ex novo: l'Agenzia per il trasporto stradale con sede a Roma e competenze varie sul fronte dei veicoli e dell'erogazione dei servizi ai cittadini (dalle patenti ai trasferimenti di proprietà, ai fermi amministrativi, ecc.).

L'operazione partirà già dal prossimo gennaio con il trasferimento delle funzioni svolte dal Pubblico Registro Automobilistico al Mit, ma a valle l'Aci dovrà iniziare sin da subito una sorta di “dieta dimagrante” avviando il trasferimento delle informazioni presenti nella propria banca dati e riorganizzando il personale con contestuale riduzione della pianta organica.

Le diverse disposizioni sono contenute nel decreto attuativo sul quale il Mit ha accelerato, lavorando di concerto con la funzione pubblica e il dipartimento affari legislativi di palazzo Chigi, e che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri nel mese di ottobre.


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