Data: 24/09/2015 08:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � Con la sentenza numero 192/2015 (qui sotto allegata), la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimit� del taglio introdotto dalla legge di stabilit� 2014 di un terzo degli onorari per gli ausiliari dei magistrati in caso di gratuito patrocinio

La Consulta ha evidenziato, infatti, che il legislatore, nell'effettuare le decurtazioni, non ha tenuto conto del fatto che la base tariffaria dei predetti compensi era ferma da circa tredici anni, mentre il d.p.r. numero 115 del 2002, all'articolo 54, ne imponeva la rivalutazione triennale sulla base della variazione Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di impiegati e operai. 

Di conseguenza la scelta di introdurre un taglio cos� netto degli onorari dei consulenti dei giudici �, per la Corte, manifestamente irragionevole, nella misura in cui non ha tenuto conto di tale circostanza.

Cos� la norma va dichiarata incostituzionale

Solo un'eventuale riforma complessiva della materia potrebbe eliminare l'�ostacolo�, ma fintanto che i predetti importi devono per legge essere aggiornati e ci� non avviene, una decurtazione, cos� consistente, non � ammissibile ma di certo in contrasto con la norma primaria dell'ordinamento. 

Ci� anche se alla base ci sono indubbie ragioni di carattere economico-finanziario che, alla luce dell'attuale congiuntura negativa, avrebbero idealmente legittimato il potere discrezionale legislativo. 



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