Data: 26/09/2015 17:00:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Bar e ristoranti possono restare aperti anche di notte. Qualsiasi limite in materia di orari agli esercizi commerciali è contro la legge. Lo ha ribadito l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, nel bollettino n. 33 del 21 settembre 2015, pubblicato sul sito dell'Agcom, ricordando che la completa liberalizzazione degli orari di apertura dei pubblici esercizi è prevista dalla normativa sulla concorrenza.

La pronuncia dell'Antitrust trae origine dalla specifica segnalazione avanzata dalla Fibe, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, nei confronti del comune di Ferrara avverso l'ordinanza che imponeva la chiusura dei negozi entro le 00:30, ma la questione interessa anche altre città italiane.

Si legge, infatti, nel bollettino a firma del presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella, che l'Autorità “è più volte intervenuta in materia di orari degli esercizi commerciali nell'ambito dell'esercizio dei propri poteri consultivi, evidenziando che al pari del prezzo e delle caratteristiche del servizio, l'orario di apertura dei negozi costituisce una delle dimensioni rispetto alle quali può realizzarsi una concorrenza effettiva tra esercenti”.

Per cui qualsiasi restrizione alla libertà degli operatori economici in materia di orari e di giornate di apertura e chiusura degli esercizi commerciali ostacola “il normale dispiegarsi delle dinamiche competitive, riducendo la possibilità degli operatori attivi di differenziare il servizio adattandolo alle caratteristiche della domanda e sono suscettibili di peggiorare le condizioni di offerta e la libertà di scelta per i consumatori”.

Del resto, la legge parla chiaro: per l'art. 31 del d.lgs. n. 201/2011 (c.d. decreto Salva Italia) che ha modificato l'art. 3, comma 1, lett. d) del d.l. n. 223/2006 (decreto Bersani), le attività commerciali non sono soggette a limiti e prescrizioni negli orari e pertanto possono liberamente scegliere quando aprire e quando chiudere.


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