Data: 27/09/2015 17:00:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - D'ora in poi il postino busserà sempre due volte ma non tutti i giorni, per lo meno nei piccoli centri. È quanto prevede l'accordo appena raggiunto da Poste Italiane e i sindacati di categoria, per pervenire a una riorganizzazione del modello di distribuzione più flessibile ed efficiente, al fine di fronteggiare la crisi dovuta al continuo declino della corrispondenza cartacea (scesa tendenzialmente del 6,5% nel primo semestre dell'anno con un -11,6% di volumi).

Sul bilancio del gruppo, infatti, i ricavi dei servizi postali e commerciali (che si attestano a 1,9 miliardi sui 4,3 complessivi nei primi sei mesi del 2015) pesano ormai sempre meno rispetto a quelli dei servizi finanziari (2,35 miliardi nel 2015) e ciò anche a causa della crescita esponenziale della corrispondenza digitale (mail e social network in primis).

Così, esclusa la possibilità di ricorrere a licenziamenti collettivi, ma prevista dall'accordo quella di trasferire il personale a livello provinciale, Poste intanto riorganizza il servizio differenziandolo nei tempi di consegna (sulla base di aree differenziate per intensità di volumi postali) e nei costi.

Sotto il primo profilo, nelle grandi città (aree metropolitane e forte pressione competitiva) la posta sarà consegnata anche più volte al giorno, compreso il pomeriggio e il sabato ed è prevista l'implementazione di una rete dedicata ai recapiti ai destinatari, mentre nelle città a bassa densità abitativa (circa 5.300 comuni) la consegna avverrà soltanto a giorni alterni, come previsto dalla delibera dell'Agcom.

Sotto il secondo, dal primo ottobre salgono i prezzi dei francobolli: la posta ordinaria costerà 95 centesimi in luogo degli attuali 80 (con consegna prevista in 4 giorni), mentre la posta prioritaria (con consegna prevista il giorno dopo la spedizione) costerà 2,80 euro.

Un restyling necessario, in un momento così delicato per il futuro degli operatori postali data la diminuzione dei volumi della corrispondenza cartacea e “l'accordo sottoscritto tra Poste italiane e i sindacati di categoria - come sottolineato dal responsabile nazionale Slp-Cisl, Mario Petitto sulle colonne di Repubblica - è un primo passo importante per la riorganizzazione dei servizi Posta e di logistica della più grande azienda del Paese".



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