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Data: 29/09/2015 16:20:00 - Autore: Valeria Zeppilli di Valeria Zeppilli – Se il coniuge continua a portare avanti la relazione extraconiugale con un altro partner, inducendo l'ex compagna a ritenere superata la crisi con atteggiamento equivoco e mistificatorio, il rischio che corre è quello di vedersi condannato a pagare un cospicuo risarcimento. La sentenza n. 19193/2015 della Corte di Cassazione, depositata il 28 settembre (qui sotto allegata), ha infatti confermato la condanna inflitta a un uomo al pagamento di ben diecimila euro alla ex moglie, in ragione del fatto che, portando avanti la convivenza con un'altra donna, egli ha leso la dignità della vecchia partner e le ha cagionato uno stato di depressione. Il ricorrente, infatti, mentre proseguiva la relazione extra coniugale, induceva contemporaneamente la moglie a ritenere superata la loro crisi. Nel frattempo, oltretutto, della nuova convivenza erano a conoscenza diverse persone, tra le quali i suoi stessi parenti: fu proprio la cognata dell'uomo ad informarne la ex. Che il rapporto fosse continuato ad insaputa della donna, peraltro, risulta pacifico agli atti ed è stato confermato dallo stesso ricorrente. Se dunque, prima di essere scoperta dalla ex moglie, la relazione extra coniugale era irrilevante, lo stesso non può dirsi per il periodo seguente: di certo non trascurabile è infatti il successivo protrarsi del rapporto vissuto con modalità idonee a ledere profondamente la dignità della donna. Confermata la sentenza del giudice d'appello, all'uomo non resta altro che pagare per il "triangolo" messo in piedi. |
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