Data: 06/10/2015 21:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli
di Valeria Zeppilli - In materia di affido condiviso, � arrivata recentemente da un giudice di merito una sentenza senza precedenti: � il Tribunale di Reggio Emilia (prima sezione civile, presidente e relatore Annamaria Casadonte) ad averla pronunciata sfruttando il giovane articolo 337-ter del codice civile

Ma vediamo di cosa si tratta. 

C'� un bambino, purtroppo malato di autismo. Ci sono due genitori, che hanno deciso di non condividere pi� le loro vite. Ci sono tanti litigi. 

E il giudice � chiamato a stabilire l'affidamento del minore

L'uomo, per�, lavora tutto il giorno e la donna � profondamente provata dalle condizioni di salute del figlio. 

Dopo un'attenta e premurosa analisi della questione la decisione � quella di mantenere l'affido condiviso, ma con un aiuto: quello della responsabile della neuropsichiatria infantile e della responsabile del centro autismo, chiamate a stabilire, congiuntamente, quali siano le scelte fondamentali e indispensabili per preservare la salute del bambino. 

Con l'aiuto di personale professionale e competente, quale quello del servizio sanitario, si cercher� quindi di evitare che la �guerra� tra i genitori, impegnati quotidianamente in uno scontro senza tregue, danneggi troppo il piccolo, gi� afflitto da una triste malattia. 

Si solca quindi una strada quasi del tutto inesplorata, un nuovo modo per tentare di rendere meno dolorosi percorsi difficili di separazione. Vedremo quale sar� il seguito. 


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