Data: 01/11/2015 12:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli – Italia paese di mammoni? Pare proprio di sì! Recenti indagini dimostrano come le suocere abbiano messo (involontariamente?) lo zampino in circa il 30% delle separazioni

La guerra suocere/nuore è senza colpi di tregua!

Quali armi hanno, quindi, le mogli (o anche i mariti!) per difendersi dalla mamma così amata dal coniuge, coinquilina invadente del suo cuore?

La più potente munizione l'ha fornita la Cassazione: la suocera invadente può essere cacciata di casa. E se resta? Beh...è violazione di domicilio

Questo almeno è quanto stabilito dalla sentenza numero 47500 del 2012: in realtà la coppia, nel caso di specie, era separata, anche se solo di fatto

Ma l'arzilla vecchietta non ne voleva sapere di abbandonare la casa coniugale, vecchio nido d'amore dei due, nonostante il figlio si fosse già stabilito altrove. 

La condanna, quindi, non è tardata ad arrivare. 

Con un'altra sentenza, invece, la Cassazione è giunta a legittimare l'abbandono del tetto coniugale se i rapporti di coppia sono messi in crisi dalle intromissioni dei suoceri. 

Secondo quanto stabilito nella pronuncia numero 11922/2009, infatti, in tal caso allontanarsi dalla casa coniugale non è contrario agli obblighi inerenti il matrimonio: l'abbandono non è la causa del fallimento ma la conseguenza del venir meno dell'affectio coniugalis...per colpa dei suoceri! 

L'armamentario diventa ancora più forte. 

E che dire delle numerose sentenze che hanno addebitato al coniuge la separazione per colpa della propria mamma

Spesso i giudici si sono trovati a dover riconoscere al marito la colpa della separazione per via delle ostilità materne nei confronti della moglie. Perché? La dignità del coniuge va tutelata, anche rispetto alla madre.

In ogni caso non bisogna dimenticare che, pure se ciò bastasse a far impaurire le suocere, i loro timori troverebbero comunque un forte scudo nell'articolo 433 del codice civile: se la mamma del consorte si trova in stato di incapacità, anche le nuore hanno il dovere legale di prendersene cura. 

La predetta disposizione, infatti, inserisce tra i soggetti obbligati agli alimenti, ovverosia a fornire assistenza a chi si trova in stato di bisogno economico e morale, anche la nuora (e il genero). 

Pur se in via subordinata rispetto al coniuge, ai figli e ai genitori di chi versi in stato di bisogno. 

Insomma: l'equipaggiamento per affrontare il conflitto e difendersi c'è ed è ricco. 

Ma siamo sicuri che la guerra sia la strada migliore? 


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