Data: 27/10/2015 08:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli
di Valeria Zeppilli – Il Garante della Privacy ha dato l'ok: il “Sistema informativo sulle morosità intenzionali nel settore della telefonia” si farà. 

Si tratta di una banca dati in cui verranno registrate le morosità telefoniche intenzionali, ovverosia quelle che l'utente pone in essere coscientemente.

Resteranno fuori, invece, le morosità dovute a difficoltà economiche, anche momentanee purché comprovate.

L'obiettivo è quello di tentare di arginare il cosiddetto “turismo telefonico”, ovverosia la tendenza degli utenti a cambiare operatore di telefonia senza pagare le fatture dovute al precedente: la “lista nera”, infatti, sarà accessibile dalle compagnie telefoniche prima che le stesse attivino il nuovo contratto.

Tuttavia, occorre precisare che il Garante, nel dare l'ok al sistema informativo, ha dettato delle condizioni ben precise a tutela della riservatezza degli utenti, che devono verificarsi congiuntamente.

In sostanza, il contratto deve essere stato risolto da non meno di tre mesi, la morosità nei confronti di ogni singolo operatore deve essere superiore a centocinquanta euro, vi devono essere fatture non pagate nei primi sei mesi successivi alla stipula del contratto e non vi devono essere altri contratti in regola con il medesimo operatore.

Il Garante ha poi precisato che nel sistema non potranno essere trattati dati sensibili o giudiziari ma solo informazioni relative ai mancati pagamenti.

La banca dati, nella pratica, sarà gestita da un soggetto privato che verrà individuato dagli operatori telefonici.

Questi ultimi, una volta provveduto alla nomina, dovranno comunicare al Garante il nome e la sede della banca dati e sottoporre al suo vaglio l'accordo sottoscritto almeno tre mesi prima dell'entrata in funzione del sistema.

Sarà invece compito del gestore notificare il trattamento al Garante prima del suo inizio.


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