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Data: 30/10/2015 16:00:00 - Autore: Marina Crisafi di Marina Crisafi - Ha 10 anni e da 8 è nei “guai” con il fisco, iniziando la sua carriera di cattivo pagatore alla “veneranda” età di due anni. Quella del più giovane moroso d'Italia, riportata oggi da La Stampa, è una storia tanto incredibile quanto vera che riguarda un bimbo di Alessandria che da anni riceve cartelle esattoriali per il mancato pagamento di alcune fatture ad una società di telefonia mobile relative all'acquisto di un telefonino. La vicenda ha inizio infatti da quando il bambino aveva due anni e i genitori, tranquilli per l'evidente malinteso, hanno denunciato l'errore di identità convinti che tutto si potesse risolvere senza troppi problemi. Ma a quanto pare non è stato così. La faccenda si è protratta nel tempo, con un rimpallo di responsabilità tra le maglie della burocrazia dell'Agenzia delle Entrate e di Equitalia, culminando con la visita dell'ufficiale giudiziario, finchè i genitori, disperati, si sono rivolti alle associazioni dei consumatori, minacciando anche una denuncia per stalking nei confronti di Equitalia. L'incubo, però, non è ancora finito e l'ignaro decenne deve al fisco poco più di 166 euro, senza contare che, dati i tempi biblici della vicenda, potrebbe anche arrivare alla maggiore età e finire nella banca dati dei cattivi pagatori per un cellulare mai acquistato, addebitatogli sin da quando non solo non sapeva a cosa potesse servire un telefono ma neanche cosa fossero le tasse. Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dall'ufficio stampa di H3G: "Gent.ma Redazione, |
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