Data: 29/11/2015 15:30:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - � finita l'epoca in cui l'arrivo della tredicesima significava l'acquisto dei regali di Natale, la concessione di qualche spesuccia in pi� e perch� no di una bella vacanza. Ora con la tredicesima mensilit� gli italiani ci pagano le tasse. Quest'anno, infatti, gli oltre 34 miliardi che renderanno pi� pesanti le buste paga dei cittadini saranno usate per l'85% per pagare tutti gli aumenti iniziati a gennaio 2015.

A denunciarlo sono Federconsumatori e Adusbef, che sottolineano come l'agognata somma annuale sfumer� in pedaggi, benzina, bolli, Tasi, Imu seconda casa, accise e "un'altra serie infinita di ordinari balzelli che sfiancano le famiglie e mangiano i redditi".

Cos�, nel rincorrersi dei pagamenti da effettuare entro il 31 dicembre, dei 34,4 miliardi di euro, soltanto il 14,8%, ossia 5,2 miliardi complessivi, resteranno realmente nelle tasche di lavoratori e pensionati per gli scopi "pi� piacevoli".

Magra consolazione, secondo quanto prevedono le due associazioni dei consumatori riunite, un lieve miglioramento sui costi di tasse e bollette, con un Rc Auto che graver� per 5,2 miliardi di euro in luogo degli attuali 5,5 e sui mutui casa che vedono una caduta dei tassi di interesse che porter� a un risparmio del 4,9%, mentre resteranno immutati i costi per le utenze (7,6 miliardi) e il bollo auto/moto (4,1 mld), aumentando invece Imu e Tasi (da 1,8 a 2,1 miliardi e da 2 a 2,2 miliardi).

In definitiva, lamentano Adusbef e Federconsumatori, la 13sima non servir� certo a rilanciare i consumi n� ad attutire le preoccupazioni delle famiglie sempre pi� vessate dai rincari in tutti i settori, pertanto, invitano il Governo ad un "ravvedimento operoso", sia in termini di riduzione del debito pubblico che nei tagli agli sprechi.


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