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Data: 01/12/2015 17:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli di Valeria Zeppilli – Il difensore dell'imputato che faccia pervenire tempestiva dichiarazione di adesione all'astensione dalle udienze, proclamata legittimamente dall'organismo di categoria, ha diritto al rinvio dell'udienza. Non importa che egli non abbia formulato una specifica istanza di rinvio. Questo è quanto ha chiarito la Corte di cassazione con la sentenza numero 47285/2015, depositata il 30 novembre (qui sotto allegata). I giudici, infatti, hanno precisato che viceversa si ha nullità per mancata assistenza dell'imputato. Tale nullità, più nel dettaglio, può avere natura assoluta, nel caso in cui si tratti di udienza camerale a partecipazione necessaria del difensore, o natura intermedia, negli altri casi. Di certo l'astensione non può essere paragonata all'inadempimento per la sua natura, ma può esserlo sul piano degli effetti. In particolare, mentre il legittimo impedimento è funzionale al diritto di difesa dell'imputato, l'adesione è funzionale all'esercizio di un diritto costituzionale del difensore. Entrambi, però, impongono che l'udienza venga rinviata. Oltretutto la non riconducibilità dell'astensione all'alveo del legittimo impedimento comporta che, con riferimento ad essa, a nulla rileva che la disciplina processuale con riferimento a taluni tipi di procedimento non attribuisce rilevanza all'inadempimento del difensore.
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