Data: 08/12/2015 18:20:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Per chi ha a bordo un segnalatore istantaneo di autovelox o tutor � meglio fare attenzione, il rischio � una multa di oltre 3mila euro. � la stessa Cassazione, in una recente sentenza (n. 24221/2015) a ricordare il divieto dei c.d. "anti-autovelox", intervenendo in una vicenda relativa alla richiesta di risarcimento danni di una giornalista tv contro una societ� per abuso della sua immagine, per aver trasmesso uno spot pubblicitario riguardante tali dispositivi illeciti. 

Esprimendosi in merito alla richiesta "milionaria" di risarcimento, la terza sezione civile ha sottolineato che � vero che il brano del telegiornale � stato utilizzato per sottolineare la rilevanza del prodotto vietato, ma ha escluso categoricamente l'uso indiretto della giornalista quale testimonial.

Per cui la richiesta della donna � andata a vuoto, ma l'occasione � propizia per ricordare il divieto, previsto dalla legge, di avere a bordo tali tipologie di navigatori o strumenti in grado di segnalare la presenza in strada di autovelox, tutor (o rilevatori simili) in modo diretto o indiretto.

Ad essere fuori legge, ex art. 45, commi 9-bis e 9-ter del Codice della Strada, � l'uso (oltre che la produzione e la commercializzazione) di tutti quei dispositivi che, direttamente o indirettamente, "suggeriscono" al conducente la presenza e la localizzazione delle apparecchiature di controllo (con funzioni tipo "radar"), aiutandolo cos� ad eludere le verifiche (fatta eccezione per i normali strumenti che segnalano la presenza di autovelox fissi).

Se tali strumenti vengono scoperti in auto, durante un controllo della polizia, il rischio � la multa da 808 a 3.238 euro, oltre alla confisca del dispositivo.


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