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Data: 24/12/2015 18:20:00 - Autore: Valeria Zeppilli di Valeria Zeppilli – Anche i regali di Natale passano il vaglio della Cassazione che avverte: affermare che qualcuno non merita i regali di Babbo Natale e della Befana può essere un'offesa alla reputazione e comportare una condanna penale. Può sembrare assurdo, o quanto meno una esagerazione, ma non lo è. La Cassazione, infatti, con una sentenza del 2010 (la n. 42653/2010 qui sotto allegata), ha confermato la condanna inflitta a un uomo per aver offeso la reputazione di un altro soggetto, rammentandogli pubblicamente, mediante un avviso affisso sulla bacheca sindacale della ditta presso la quale lavorava, che "non esiste alcun Babbo Natale o Befana che concedano regali a personaggi come lei". In realtà, al di là dei toni utilizzati, a metà strada tra l'ironia e il sarcasmo, la vicenda era un pò più complessa. Il testo del messaggio, infatti, conteneva anche altre frasi di carattere offensivo. E' stata dunque una valutazione complessiva a condurre verso un verdetto di condanna. Nel volantino affisso nell'ambiente di lavoro si era estrinsecata, quindi, una chiara volontà di esporre a ridicolo la vittima in un ambiente frequentato quotidianamente. Insomma è sempre bene "pesare le parole" e non solo perché si può rischiare una condanna penale, ma soprattutto perché in definitiva, come scrisse Amadeus Voldben, un'ingiuria offende principalmente chi la fa, non chi la riceve. |
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