Data: 11/01/2016 19:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � Nuove funzioni per gli avvocati, contenute in un apposito disegno di legge, con il fine di ridurre i carichi giudiziari e garantire al contempo la competenza e la tutela dei diritti. A proporlo � l'Associazione Nazionale Avvocati Italiani (ANAI) che, insieme al Movimento Forense, ha recentemente offerto il suo appoggio, alle iniziative parlamentari volte a introdurre due nuovi istituti: il pignoramento in proprio e l'accesso alle banche dati da parte degli ordini forensi. 

Pi� nel dettaglio, si tratta, innanzitutto, della proposta di estendere la facolt� di cui alla cd. "legge sulle notifiche in proprio" (n. 53/1994) anche ai pignoramenti che si eseguono attraverso la notificazione di un atto (come il pignoramento presso terzi, il pignoramento immobiliare, il pignoramento automobilistico e il pignoramento di navi e aeromobili, di quote sociali e di titoli di propriet� industriali). 

A trovare spazio nel ddl � anche l'estensione agli ordini forensi della facolt� di accesso alle banche dati ai sensi dell'articolo 492-bis c.p.c. 

L'introduzione di entrambi gli istituti, per Anai e Mf, da un lato porterebbe ad un ampliamento delle attribuzioni degli avvocati nel processo di esecuzione civile, volto a garantire al meglio la competenza e la tutela dei diritti degli interessati, dall'altro, ancora pi� fondamentale, renderebbe meno dispendiosa, pi� agevole e snella l'esecuzione dei pignoramenti. 

Ma non solo. Gli obiettivi da perseguire, attraverso i fermenti parlamentari, possono essere ancora pi� ampi. 

La richiesta, in particolare, � quella di alleggerire il carico giudiziario anche affidando agli avvocati la possibilit� di emettere decreti ingiuntivi non esecutivi e di intimare con convalida la licenza per finita locazione e lo sfratto, salvo opposizione. 

Da valutare, poi, anche la possibilit� di affidare ai legali funzioni di responsabilit� certificativa e di autorizzazione in materia di volontaria giurisdizione


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