Data: 21/01/2016 19:35:00 - Autore: Valeria Zeppilli
di Valeria Zeppilli � Spesso e volentieri i ciclisti, pur aggirandosi per le vie delle citt�, dimenticano di essere, anche loro, assoggettati al rispetto del codice della strada.

Tra le diverse violazioni che gli stessi talvolta pongono in essere con totale noncuranza vi � di certo quella di circolare contromano, senza rispettare i sensi unici di marcia.

Della questione ci siamo interessati anche in questo sito non molto tempo fa (leggi: "Biciclette contromano: � lecito oppure no? Il cosiddetto "controsenso ciclabile"").

Bene: c'� di nuovo che il Ministero dei Trasporti recentemente, con il parere numero 4635/2015, ha definitivamente sancito che � legittima la multa comminata al ciclista che circola in violazione del senso di marcia, senza che a tal fine rilevi che la sua condotta sia in concreto pericolosa o no.

Non rileva neanche il fatto che il Comune abbia installato un cartello stradale integrativo con il quale si deroghi al senso unico di marcia, creando una pista ciclabile a doppio senso sulla carreggiata stradale. � evidente, infatti, il pericolo alla circolazione che pu� derivare dal conflitto di segnaletica.

L'unico strumento per consentire ai ciclisti di circolare in senso opposto a quello delle auto �, semmai, quello di istituire una direzione obbligatoria per le auto, che renda chiaro all'automobilista che non tutta la strada � a sua disposizione.

La polizia, insomma, � chiamata a rapporto: occorre mettere da parte la vecchia "magnanimit�" e divenire pi� rigidi nell'esigere il rispetto del codice della strada da parte di tutti coloro che vi sono tenuti.



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