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Data: 21/01/2016 11:05:00 - Autore: Marina Crisafi di Marina Crisafi - Tempi duri per i "furbetti del cartellino" che se verranno beccati a strisciare il badge per poi uscire dall'ufficio, saranno puniti con la sospensione dal lavoro e dalla paga entro le 48 ore. A prevederlo è uno degli 11 decreti attuativi della riforma della P.A. approvati stanotte dal Consiglio dei Ministri (leggi: "Riforma P.A.: il Governo approva i decreti. Ecco tutte le novità"). Il testo introduce anche un iter "lampo" per il licenziamento del dipendente pubblico colto in flagrante, mentre falsifica la propria presenza al lavoro: il procedimento disciplinare infatti deve chiudersi entro un mese, in luogo dei 120 attuali. Ma non solo. Il dipendente corre anche il rischio di pagare i danni all'immagine della P.A.: nell'ipotesi di condanna della Corte dei Conti, dovrà pagare non meno di sei mesi di stipendio. Sanzioni pesanti, che possono arrivare sino al licenziamento, pioveranno anche in capo ai dirigenti dell'ufficio che non denunceranno l'illecito del dipendente e ai c.d. "complici", ossia ai colleghi che hanno agevolato, attraverso la loro condotta, il comportamento fraudolento. Tra le novità che hanno trovato approvazione ieri, rileva anche la scure sulle società partecipate, la nascita dei distretti locali, l'addio alla forestale che verrà accorpata nell'arma dei carabinieri e l'istituzione del numero unico per le emergenze, il 112. Salta invece, per ora, l'annunciato taglio alle Camere di Commercio, date le negative ricadute occupazionali. Il pacchetto Madia approvato ieri rappresenta comunque soltanto una prima tranche dell'attuazione completa della riforma. Seguiranno nei prossimi mesi altre corpose novità, a partire dai poteri del premier all'ufficio unico su territorio per finire, in estate, con l'arrivo del testo unico sul pubblico impiego.
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