Data: 04/03/2016 21:02:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - Vanno risarciti integralmente i parenti del conducente deceduto a seguito di un incidente avvenuto in corrispondenza della linea di mezzeria posta a divisione di due corsie e che ha coinvolto un altro veicolo. 
Nonostante sia stato accertato un concorso di colpa dei due conducenti, non pu� escludersi la solidariet� nell'azione risarcitoria e il risarcimento dunque dovr� essere integrale. 
Lo ha sottolineato la sentenza n. 118/2015 del Tribunale di Taranto, terza sezione civile, in accoglimento delle istanze presentate da stretti congiunti della vittima (persone trasportate nel veicolo coinvolto nel sinistro), in quanto non pu� ritenersi che queste fossero imputabili del concorso di colpa nell'evento morte e nelle lesioni subite, per cui il risarcimento nei loro confronti � integrale. 
Le persone coinvolte, peraltro, evidenziano di far parte della stessa famiglia, con stretti rapporti di parentela (fratelli, genitori figli): addirittura, costoro fanno presente che, nonostante abitassero in appartamenti diversi, vivevano insieme nella stessa palazzina.
Per i giudici � dunque necessario riconoscere a costoro il danno non patrimoniale per lesione del legame parentale, che andr� liquidato equitativamente comprendendo tutti i singoli aspetti di sofferenza anche esistenziale e d'animo, facendo riferimento alle tabelle del Tribunale di Milano, come pi� volte suggerito dai giudici di Cassazione. 
Infatti, secondo l'insegnamento di legittimit�, "tra soggetti in relazione di stretta parentela, cio� appartenenti alla stessa famiglia di origine quali fratelli, ovvero genitori e figli (come nel caso specifico) non � necessaria la convivenza per il riconoscimento del danno da morte del congiunto, requisiti invece necessario tra parenti non stretti".

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