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Data: 20/02/2016 12:10:00 - Autore: Marina Crisafi di Marina Crisafi - Un restyling globale scaturito dalla necessità di garantire "una migliore fruibilità del contenuto informativo allo scopo di assicurare maggiore chiarezza e trasparenza al contribuente". Queste le motivazioni che si leggono nel provvedimento n. 27036/2016 con il quale ieri l'Agenzia delle entrate ha approvato il nuovo modello delle cartelle di pagamento con i relativi fogli avvertenza (qui sotto allegato). Il restyling, reso obbligatorio anche a seguito della riforma del contenzioso tributario, renderà più chiare dunque le indicazioni sulle cartelle notificate ai cittadini sia relativamente agli importi che alle modalità di assolvimento del debito. Ad essere oggetto di intervento di razionalizzazione, infatti, oltre alla sezione "Dove e come pagare", comprensiva di tutte le modalità di pagamento prima illustrate in due sezioni distinte, è anche la terminologia attinente alle somme spettanti ad Equitalia, con la sostituzione degli "oneri di riscossione" alla precedente parola "compensi", nonché la sezione relativa al reclamo-mediazione. In particolare, si legge nel provvedimento, "per effetto della riformulazione dell'art. 17-bis del d.lgs. n. 546 del 1992 che disciplina l'istituto del reclamo-mediazione, è stata ridenominata la sezione 'Presentazione del reclamo-mediazione e del ricorso' in 'Presentazione del ricorso' ed è stato eliminato ogni riferimento alla pregressa disciplina che imponeva al contribuente di presentare, in via preliminare, un'istanza di reclamo-mediazione". In base alla nuova previsione normativa, infatti, per le controversie di valore non superiore a 20mila euro, la presentazione del ricorso giurisdizionale produce anche gli effetti di un reclamo e può contenere una proposta di mediazione con rideterminazione dell'ammontare della pretesa. Ad essere adeguato è, altresì, il riferimento al limite di valore della controversia, ai fini della costituzione in giudizio senza l'assistenza di un avvocato, elevato dai precedenti 2.582,28 euro a 3mila. L'adozione del modello è obbligatoria per tutte le cartelle notificate ai contribuenti da parte di Equitalia, che proprio in questi giorni ha ufficializzato la modifica della propria struttura, attraverso la fusione delle tre aziende del gruppo (Equitalia Nord, Centro e Sud) in un'unica società (leggi: "Equitalia torna unica: cosa cambierà per i contribuenti"), a decorrere dall'1 gennaio 2016. |
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