Data: 02/03/2016 18:00:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - "In un paio di settimane ridurremo la possibilit� di utilizzo di questo strumento". Lo ha annunciato il ministro del lavoro Giuliano Poletti, ad Agor� su Rai3, con riferimento ai voucher lavoro soggetti ad un alto rischio di abusi.

La notizia di un intervento era stata gi� data pochi giorni fa in seguito al vero e proprio boom dello strumento negli ultimi anni, date le stime che hanno evidenziato una vendita di oltre 102mila voucher del valore nominale di 10 euro soltanto tra gennaio e novembre 2015 (leggi: "Jobs Act: arriva la stretta sui voucher").

I voucher INPS lavoro, si ricorda, sono stati introdotti nel 2003 con la riforma Biagi e sono acquistabili sia da privati cittadini che da professionisti o imprenditori per gestire attivit� lavorative "accessorie" che non danno luogo a compensi annuali superiori ad un certo tetto.

Nel 2012, la legge Fornero ha eliminato le causali (salvo che in agricoltura), confermando i limiti economici, mentre con il d.lgs. n. 81/2015, attuativo del Jobs Act, i voucher sono stati estesi a tutti i settori produttivi con limite complessivo di compenso annuo elevato a 7mila euro (con un tetto di 2mila euro per ogni committente).

Quanto al valore nominale questo pu� essere di 10, 20 o 50 euro e il lavoratore potr� incassarlo entro 24 mesi dall'emissione presso un ufficio postale (se cartaceo) o su un'apposita card rilasciata dall'Inps (se telematico).

Ora il recente boom dell'utilizzo dei voucher � stato considerato un "po' sospetto" dal ministero e oggetto di monitoraggio, affinch� non si trasformi in "uno strumento di distorsione del mercato del lavoro". Per cui, i possibili interventi correttivi annunciati per giugno con l'elaborazione di nuove misure di controllo finalizzate a rendere i voucher "tracciabili" e vincolati alle ore di effettivo utilizzo, sono stati anticipati ad un paio di settimane e resi ancora pi� drastici.

Tuttavia, qualsiasi intervento, rassicura il ministro sar� subordinato ad "una analisi attenta". "Non vogliamo buttare il bambino insieme all'acqua sporca � ha garantito infatti - ma vogliamo salvare l'emersione e combattere chi li usa male".


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