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Data: 14/03/2016 18:00:00 - Autore: Marina Crisafi di Marina Crisafi - Addio a code tra uno sportello e l'altro, a migliaia di password e chiavi di accesso, da domani prende il via lo Spid: il nuovo sistema pubblico di identità digitale che dovrà consentire, una volta a regime, a tutti i cittadini di accedere con un pin unico a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti. Dopo una serie di rinvii, come annunciato l'8 marzo scorso, dal ministro della p.a., Marianna Madia (leggi: "Da martedì il pin unico per i cittadini, sarà come il codice fiscale"), è arrivato dunque il fischio d'inizio per le prime password che serviranno per gestire online una serie di servizi, dal fisco alla sanità, passando per la scuola. Nella fase 1, in partenza dal 15 marzo saranno attivi circa 300 servizi con un pool di una decina di amministrazioni, ma entro un paio di mesi, secondo i piani, si arriverà a oltre 600.
Vediamo, dunque, come funziona lo Spid e come ottenere il Pin:
Cos'è lo Spid e come funzionaLo Spid è un'unica identità che rimpiazza tutti i codici ad oggi esistenti per poter accedere online ai servizi pubblici ma anche a quelli privati che aderiranno (come, ad esempio, banche e imprese). Si tratta, in sostanza di un sistema informatico (formato da nome utente e password composta da una serie di caratteri, con numeri e simboli speciali) che verrà aggiornata periodicamente e che servirà per accedere ai siti della P.A. e delle imprese per usufruire del servizio d'interesse.
Come e dove richiederloLo Spid arriverà per raccomandata o e-mail dopo che il cittadino ne avrà fatto richiesta al gestore dell'identità digitale, ovverosia all'operatore accreditato dalla P.A. e iscritto in un apposito albo. Al momento, i soggetti accreditati, cui da domani ci si dovrà rivolgere per richiedere l'identità digitale sono: InfoCert, Poste Italiane e Tim. Per ottenere lo Spid occorre fornire nell'istanza i propri dati anagrafici (nome, cognome, luogo, data di nascita, codice fiscale, ecc.) oltre a e-mail e numero di cellulare. Lo Spid è a costo zero, assicura l'Agid, e sarà aggiornato ogni 6 mesi.
Quali serviziQuando entrerà a regime, attraverso lo Spid i cittadini potranno accedere a tutti i servizi pubblici (dal pagamento della Tasi, al bollo auto, ai ticket sanitari, ecc.) e anche a quelli dei privati che vi avranno aderito. Da domani sarà possibile accedere a circa 300 servizi pubblici (per richiedere ad esempio, assegni familiari, riscatto laurea, consultazione Cud, ecc.), offerti dalle amministrazioni aderenti: tra cui Agenzia delle Entrate, Inps, Inail ed Equitalia. A queste si aggiungono 7 Regioni (Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte e Umbria), con la possibilità di pagare tributi, mensa scolastica e ticket sanitari, nonché una serie di comuni che faranno da apripista (Firenze, Venezia e Lecce).
I livelli di sicurezzaLo Spid è stato congegnato per garantire la sicurezza dell'identità digitale del cittadino, con regole sottoscritte anche dal Garante della Privacy. A tal fine il sistema prevede tre livelli di sicurezza corrispondenti a tre livelli di identità diversi: il primo, quello base, permette l'autenticazione tramite il pin unico (id e password stabilita dall'utente); il secondo aggiunge invece al pin anche una "one time password", ossia una password aggiuntiva usa e getta, come quella dei servizi home banking; il terzo, infine, aggiunge una smart card, cioè un supporto fisico a pagamento che servirà per operazioni più complesse (come ad esempio il trasferimento di fondi o lo scambio di documenti con dati sensibili).
La roadmapIl percorso dello Spid vedrà un'implementazione rapida e praticamente raddoppiata fino a giugno 2016, data entro la quale, secondo la roadmap fissata i servizi disponibili ai cittadini dovranno essere circa 600, fruibili da qualsiasi dispositivo e in totale garanzia di sicurezza e privacy. Entro l'anno prossimo, invece, stando agli obiettivi del Governo, saranno coperti dallo Spid circa 10 milioni di utenti, mentre il sistema entrerà totalmente a regime nell'arco di 24 mesi.
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