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Data: 22/03/2016 12:30:00 - Autore: Dott. Roberto Paternicò di Roberto Paternico' - Si avvia al via libera alla Camera il decreto relativo alla riforma della banche di credito. Il Governo, infatti, ha appena posto la fiducia al testo di conversione del d.l. n. 18 del 14 febbraio 2016 (recante "Misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio") sul quale Montecitorio ha iniziato da ieri la discussione. Il d.l. banche, come è stato ribattezzato, oltre alla riforma delle banche di credito cooperativo, contiene diverse misure destinate a consumatori ed imprese. Tra le varie: - l'ulteriore modifica dell'art.120 del Testo unico bancario circa le modalità e i criteri del calcolo degli interessi bancari volto a vietare il meccanismo di capitalizzazione degli interessi infra-annuali (anatocismo). La giurisprudenza, infatti, risulta ancora contrastante dopo il precedente intervento con la Legge di Stabilità 2014 sul medesimo articolo del TUB. Alcuni Giudici affermano che l'anatocismo bancario é stato eliminato con il succitato intervento, senza dover attendere le disposizioni attuative del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio (CICR); altri, invece, che la norma non possa essere considerata operativa prima dell'emanazione di dette disposizioni attuative; - il rifiuto di pagare assegni, da parte di banche o degli intermediari finanziari, per tutte le tipologie di assegni e non più solo per quelli elettronici sia con atto autentico (protesto) o con dichiarazione scritta del trattario sull'assegno bancario, ma anche con dichiarazione della Banca d'Italia richiesta dalle banche o dagli intermediari finanziari; - l'effetto liberatorio dei pagamenti delle sanzioni amministrative pecuniarie ridotte di cui all'art. 202 del Nuovo Codice della strada, effettuati con strumenti diversi dal contante e dal conto corrente postale. |
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