Data: 27/03/2016 09:54:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Rubare un ovetto Kinder può costare molto caro. Lo sa bene un ragazzo di Rovereto condannato in appello a 10 mesi di carcere, con pena sospesa, per aver trafugato da un negozio cittadino un singolo ovetto di cioccolato dell'importo di 1,50 euro.

La vicenda, riportata da l'Adige.it (ladige.it/[...]rapina-kinder), ha inizio con un "equivoco". Stando a quanto riportato dalla difesa, infatti, il ragazzo, all'epoca (i fatti risalgono a circa due anni fa) mentre si trovava all'interno di un negozio di moda, aveva notato sul bancone gli ovetti Kinder, vicino ad un contenitore di caramelle. Vedendo un'altra persona che si serviva tranquillamente delle caramelle, il giovane pensando che si trattasse di un cadeau per i clienti (anche perché il negozio era specializzato in vendita di capi d'abbigliamento) prendeva un ovetto e lo metteva in tasca.

La tesi sostenuta dalla difesa, pertanto, era quella della mancata intenzionalità del furto e in ogni caso della risibilità del bene dal punto di vista del valore.

Ma i problemi veri, per il giovane roveretano sono iniziati dopo. Perché allontanatosi dal negozio con in tasca la "refurtiva" veniva notato da una commessa che l'aveva visto intascare l'ovetto e lo aveva inseguito per reclamarne l'importo non pagato.

Il ragazzo a questo punto, stando alla tesi dell'accusa, perdeva la testa e quando la dipendente cercava di afferrargli il braccio per bloccarlo, si divincolava facendole perdere l'equilibrio. La ragazza cadeva a terra chiedeva aiuto ai colleghi che accorrevano e intanto venivano chiamati i carabinieri.

Da qui, la riqualificazione giuridica del fatto non più come furto ma come rapina impropria (ex art. 628 comma 2 c.p. per aver adoperato violenza immediatamente dopo la sottrazione, "per assicurare a sé o ad altri il possesso della cosa sottratta, o per procurare a sé o ad altri l'impunità"), il processo e la condanna, ora confermata in appello.

Ma la difesa ha già annunciato di aver depositato il ricorso in Cassazione. L'ultima partita dunque per il ragazzo si giocherà di fronte ai giudici del Palazzaccio che dovranno impegnarsi a valutare oltre all'ovetto … anche la sorpresa!


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