Data: 31/03/2016 18:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli
di Valeria Zeppilli – L'obbligo dei proprietari degli appartamenti siti in un medesimo edificio che possieda i requisiti di legge di costituirsi in condominio è da molti visto come un peso.

Sebbene il condominio nasca per sopperire ad esigenze di gestione ineliminabili, la regolamentazione che la legge ne fa può per alcuni risultare troppo gravosa.

Ecco che sul web iniziano a circolare delle idee su come abolire il condominio.

Una di queste? Riunire l'intero edificio in comunione.

In tal caso ad essere proprietaria del fabbricato sarebbe un'unica figura giuridica.

I singoli appartamenti, poi, verrebbero assegnati nominalmente ai diversi comunisti.

La gestione dell'edificio sarebbe assai simile a quella praticata per il condominio (che molto mutua dalla comunione), ma verrebbero eliminati l'obbligo di nominare un amministratore e tutti gli adempimenti fiscali e burocratici che la gestione condominiale porta con sé.

Anche l'eventuale regolamento di gestione della comunione sarebbe esonerato dai vincoli che invece sconta il regolamento condominiale.

Se poi le cose non vanno come si pensava, basterà appellarsi all'articolo 1111 del codice civile, in forza del quale a ciascuno dei partecipanti è dato il diritto di domandare lo scioglimento della comunione in ogni momento, secondo le regole e con le modalità stabilite dalla norma stessa...e si tornerà al condominio!


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