Data: 30/03/2016 16:30:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi � Escluse quelle pubbliche ed ex Enpals, ammontano a 18,1 milioni le pensioni a inizio 2016. Di queste, oltre il 63% (11,5 mln) risulta inferiore a 750 euro. Lo rende noto l'Inps nelle statistiche dell'Osservatorio delle pensioni rimarcando la "forte concentrazione nelle classi basse" e l'accentuata differenza di genere, seppur si tratti solo di una misura indicativa, considerato che molti pensionati hanno pi� di una prestazione o altri redditi.

Nello specifico, mentre per gli uomini la percentuale di prestazioni con importi inferiori a 750 euro � pari al 45,2% (e oltre un terzo percepisce un importo compreso tra 1.500 e 3.000 euro), per le donne gli assegni al di sotto di tale cifra rappresentano oltre i tre quarti del totale (77,1%).

Quanto alle prestazioni erogate, il 66,1%, come emerge dai dati, � costituito da pensioni di vecchiaia (categoria che include anche le pensioni anticipate e di anzianit� oltre che i prepensionamenti), il 26,5% da pensioni ai superstiti (di cui l'88,1% a donne) e il 7,4% � rappresentato da pensioni di invalidit� (di cui il 48,8% a uomini).

Le pensioni agli invalidi civili (pari a 2.980.799 ad inizio 2016) per il 44,8% sono erogate al Sud, per il 34,7% al Nord e per il 20,6% al centro.

Se si guarda ai trattamenti assistenziali nel complesso (ivi inclusi quindi gli assegni sociali), a fronte del dato medio di 63 prestazioni ogni mille residenti, si passa dal minimo del Trentino (26 ogni 1.000 residenti) al massimo della Calabria (97 ogni 1.000).

Infine, l'et� media dei pensionati � di 73,6 anni, con una differenza di genere di quattro anni e mezzo (71 anni gli uomini, 75,5 le donne).


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