Data: 09/04/2016 15:30:00 - Autore: Avv. Luisa Camboni

Caro Lorenzo,

non ho avuto la possibilità di conoscerti personalmente, ma da quel maledetto 9 aprile 2015 quando nel Palazzo di Giustizia di Milano la mano armata di un uomo ti ha per sempre spezzato il sorriso e l'entusiasmo nel svolgere la professione forense, mi sei entrato nel cuore ed è per questo che, nel silenzio del mio studio, ho deciso di scrivere queste poche parole per ricordarti.

La descrizione che la tua mamma Alberta, affranta dal dolore ha fatto di te in quel dì funesto mi ha commosso:"Lorenzo mi diceva spesso 'lo sai mamma che il nostro - quello degli avvocati - è il giuramento più bello di tutti. Io li ho letti gli altri giuramenti ma bello come il nostro non ce n'è...Consapevole dell'alta dignità della professione forense e della sua funzione sociale...Le senti queste parole, mamma. Senza diritto, senza di noi, non ci sarebbe niente, non ci sarebbe lo Stato, non ci sarebbe la comunità, non ci sarebbe la famiglia'".

Parole semplici che mi hanno fatto intendere quanto tenevi alla professione forense che svolgevi con modestia e responsabilità e di cui io, ora, ne faccio tesoro.

Caro Lorenzo, ormai da un anno, mi fai compagnia: sulla scrivania del mio studio tengo la tua foto. Sei diventato, per me, un esempio da seguire grazie alle parole della tua mamma Alberta. Ho capito che per diventare grandi Avvocati ed essere ricordati non occorrono le luci del palcoscenico, ma la modestia, la serietà e la responsabilità di compiere quotidianamente la propria professione.

Ora che sei Lassù continua ad essere "Campione del Foro" sostienici nella nostra professione suggerisci strategie difensive su cui far leva per garantire i diritti alla difesa, sii maestro e consigliere.

Da ultimo mi unisco al dolore dei genitori assicurando la mia vicinanza e il mio affetto.

Ciao Lorenzo.

Avv. Luisa Camboni

Via L. Garau, n° 22 09025 Sanluri (VS)

Mail: avv.camboni@tiscali.it

Cell: 328 1083342



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