Data: 02/04/2016 14:00:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Vestita da suora con base logistica a Roma aveva messo a segno numerosi colpi in tutta Italia, approfittando degli abiti indossati e dei "santini" per conquistare la fiducia delle vittime, soprattutto persone anziane, riuscendo cos� ad entrare nelle loro case e portando via denaro e preziosi. Ad incastrare la finta suora le dichiarazioni delle persone offese e il riconoscimento fotografico dalle stesse effettuato. Per lei si profila la condanna di furto, aggravato dal mezzo fraudolento utilizzato, confermata definitivamente dalla Cassazione (sentenza n. 12963/2016 qui sotto allegata).

Gli Ermellini, concordando con i giudici di merito hanno ritenuto che date le modalit� di perpetrazione dei delitti, "tutti posti in essere avvalendosi l'agente di argomenti di natura religiosa per abbordare le sue vittime" secondo uno schema abituale, quasi "rituale" nonch� la circostanza che, all'atto del suo arresto, la stessa era stata trovata in possesso, oltre che della refurtiva sottratta anche di numerosi opuscoli religiosi e figurine rappresentanti immagini sacre", non sussistono dubbi sulla responsabilit� "schiacciante" dell'imputata.

Logico dunque parlare di furti aggravati e inevitabile la condanna definitiva a 3 anni e 7 mesi di carcere oltre a 500 euro di multa.


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