Data: 10/04/2016 19:31:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Dal 31 maggio, se non ci sarà apposita proroga, si potrà dire addio ad oltre 5mila tra giudici di pace, magistrati onorari e vice procuratori onorari. A lanciare l'allarme è l'Unione Nazionale dei giudici di pace che ricorda lo stop cui andrà incontro la giustizia data la cessazione dalle funzioni dei giudici non togati e l'impossibilità della nomina di nuovi, "considerato che, per espressa disposizione legislativa, in assenza dell'approvazione della riforma della magistratura onoraria le attuali figure di magistrati onorari previste nell'ordinamento giudiziario spariranno definitivamente".

L'unica soluzione, si legge nella nota a firma del segretario generale, Alberto Rossi, è che il "governo provveda immediatamente, con decreto legge, alla proroga di tutti i giudici di pace ed i magistrati onorari in servizio, almeno sino all'entrata a regime della riforma della magistratura onoraria".

La riforma, infatti, trattandosi di legge delega, che dovrà quindi essere attuata con apposito decreto legislativo, richiederà tempi tecnici per il completamento del suo iter, incompatibili con la scadenza dei mandati del prossimo mese.

"Se il governo non interviene immediatamente", rincara il presidente dell'Unione, Mariaflora Di Giovanni, "tutta la giustizia si fermerà: non potranno essere convalidate ed eseguite le espulsioni dei cittadini extracomunitari, neppure se sospettati di appartenere ad organizzazioni terroristiche; i cittadini non potranno opporsi contro atti della p.a. come sospensioni o ritiri della patente, sequestri o fermi dei veicoli, pignoramenti per cartelle esattoriali, anche se i medesimi si appalesino manifestamente illegittimi; non potranno essere celebrati i processi penali, comprese le convalide di arresti, considerato che nel 90% dei casi sono presenziati da vice procuratori onorari. In parole povere, senza l'immediata proroga dei magistrati onorari in servizio la giustizia in Italia il 31 maggio si fermerà a tempo illimitato".

Quanto alla riforma, già approvata dal Senato, e attualmente all'esame della Commissione Giustizia della Camera, le organizzazioni di categoria, rappresentative del 99% dei magistrati onorari (gdp, got e vpo) hanno presentato un documento unitario con gli emendamenti proposti al testo.


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