Data: 17/04/2016 15:00:00 - Autore: Luigi Barile
di Luigi Barile BlogLavoro.com - Nel corso del 2015 l'Inps ha registrato un vero e proprio boom dei buoni lavoro, secondo i dati forniti dallo stesso istituto di previdenza nel 2015 sono stati venduti circa 115 milioni di buoni con un incremento del 65% rispetto all'anno precedente il 2014. Un exploit che ha insospettito sia l'Istituto che il governo stesso. 

Grazie allo scambio di informazioni tra i 2 enti ed alle indagini condotte sull'uso dei buoni � emerso un uso non molto legale di questo strumento. Ad esempio molti datori di lavoro utilizzano i buoni per pi� ore o pi� giornate rispetto a quelle effettivamente dichiarate, altri datori invece pagano la retribuzione del lavoratore in parte con i voucher ed in parte in "nero", cio� non dichiarandola al fisco.

Dalle indagini condotte � emerso anche l'uso di questo strumento come compenso per prestazioni lavorative "normali"e non come lavoro accessorio o occasionale. Il fenomeno si � verificato in determinati settori lavorativi come quello del turismo o quello legato agli eventi sportivi e manifestazioni. 

Va ricordato che i buoni dedicati al lavoro accessorio sono in vigore dal 2008, introdotti dalla "riforma del Lavoro Biagi", e non sono una novit� degli ultimi anni. 

I buoni lavoro oggi si pongono come obiettivo la regolarizzazione di molti lavoratori occasionali che lavorano a tutti gli effetti in "nero", senza avere nessun tipo di garanzia e tutele. In parte l'obiettivo � stato raggiunto ma � evidente che questo strumento deve essere modificato per evitare che venga impiegato con modalit� illecite e diverse da quelle per cui � stato concepito. 

Buoni tracciabili cosa cambia?


Il Governo nelle ultime settimane ha infatti dichiarato di voler introdurre alcune misure per limitare questi fenomeni. Oltre a condurre controlli sull'uso di questo strumento che fino ad ora ha portato a buoni risultati � stato deciso che i buoni saranno completamente tracciabili. Questo significa che il datore di lavoro o le imprese che vorranno utilizzare i buoni dovranno comunicare preventivamente il nominativo ed il codice fiscale del lavoratore per il quale gli stessi saranno utilizzati. Dovranno essere indicati anche la data e il luogo in cui il lavoratore svolger� la prestazione lavorativa e la sua durata complessiva.

Questi provvedimenti sono stati inseriti in una norma del primo decreto correttivo del Jobs Act che verr� portato all'approvazione in una delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri. 

Ricordiamo a tutti coloro che vogliono utilizzare questo strumento per regolamentare il lavoro accessorio dei propri dipendenti che, una volta acquistati, i buoni devono essere attivati. La procedura di attivazione dipende dalla modalit� con cui sono stati acquistati. In questa pagina trovate tutte le informazioni e la procedura per attivare correttamente i buoni lavoro.

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