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Data: 03/05/2016 10:10:00 - Autore: Marina Crisafi di Marina Crisafi – Sui compensi capestro Equitalia ci ripensa e dopo l'intervento del Cnf sulla proposta della convenzione formulata ai legali per le prestazioni professionali a favore dell'ente (leggi: "Equitalia, sui compensi da fame interviene il Cnf"), arriva lo stop ufficiale. Alla lettera con la quale il Consiglio nazionale aveva espresso forti perplessità sulla nuova convenzione, è seguito infatti un incontro diretto tra il presidente Andrea Mascherin e l'ad di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini. All'esito dell'incontro, Equitalia ha annunciato il "congelamento" del forte ribasso dei compensi proposti agli avvocati che vogliono essere inseriti nelle liste dei professionisti disponibili ad assumere incarichi di patrocinio legale, di rappresentanza e delega in giudizio nonché di recupero crediti a favore dell'ente. Ma non solo. Si è deciso di avviare un lavoro comune, "per ridefinire, nel più ampio quadro del regolamento dell'ente relativo alla individuazione dei professionisti e avvocati da inserire nelle liste dei fiduciari da cui l'ente potrà attingere, anche la questione compensi". Anche perché ha sottolineato Mascherin, "forme di concorrenza al ribasso non possono essere condivise sia per il riconoscimento dovuto allo specifico lavoro professionale dell'avvocato, sia in considerazione del fatto che il legale risponde professionalmente in rapporto al valore della pratica e non in rapporto all'ammontare del compenso". Alla fine dell'incontro, Equitalia si è impegnata a tenere conto delle osservazioni rappresentate dal presidente del Cnf, nell'aggiornamento del regolamento sui criteri e le modalità di formazione degli elenchi dei fiduciari dell'ente.
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