Data: 10/05/2016 20:10:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - � ormai al rush finale il disegno di legge che introdurr� per la prima volta nel nostro paese una disciplina per le unioni civili tra persone dello stesso e per le convivenze di fatto. Respinte le questioni pregiudiziali di costituzionalit�, tra le polemiche delle opposizioni, infatti, oggi il Governo ha posto la questione di fiducia al testo licenziato dal Senato, blindandone di fatto i contenuti senza emendamenti ed articoli aggiuntivi. Entro gioved�, come annunciato dal premier si arriver� al voto finale e il testo (qui sotto allegato) potrebbe diventare legge dello Stato andando a modificare l'intera disciplina della famiglia.

L'approvazione del ddl infatti rappresenta il riconoscimento formale di tre formazioni familiari: il matrimonio, l'unione civile per le persone dello stesso sesso e la convivenza registrata. A cambiare non � solo il concetto legale di famiglia che perde i contorni netti avuti sinora ma altres� il diritto successorio, la cui disciplina codicistica andr� ad accogliere anche i partner delle unioni civili tra gli eredi necessari.

Ecco, in sintesi, le principali novit�:

Le unioni civili tra persone dello stesso sesso

Il ddl introduce l'unione tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale, ai sensi degli artt. 2 e 3 della Costituzione. Con tale unione si permette a due persone maggiorenni omosessuali di costituire, mediante dichiarazione di fronte all'ufficiale di stato civile ed alla presenza di due testimoni, un nucleo familiare (registrato dall'ufficiale stesso nell'archivio dello stato civile) con la previsione di diritti e doveri.

E se � stata stralciata la questione dei figli (stepchild adoption) ed eliminato l'obbligo di fedelt�, le nuove unioni presentano molte analogie con il matrimonio eterosessuale, a partire dalla possibilit� per i partner di prendere il cognome dell'altro, sino ai diritti successori, all'assistenza morale e materiale, alla possibilit� di prevedere il regime di comunione dei beni, agli alimenti in caso di scioglimento dell'unione, alla pensione ai superstiti.

Cos� come � veloce la formazione dell'unione, inoltre, allo stesso modo si proceder� per sciogliere il rapporto: si potr� divorziare infatti senza passare per la separazione, baster� la presentazione di una dichiarazione, anche unilaterale, davanti all'ufficiale dello stato civile e dopo 3 mesi, ottenere il divorzio (giudiziale, tramite negoziazione assistita o accordo sottoscritto innanzi all'ufficiale di stato civile).

Le coppie di fatto

Alla disciplina delle coppie di fatto, il ddl dedica una parte corposa, definendo i conviventi due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinit� o adozione, da matrimonio o da un'unione civile.

L'unione pu� riguardare tanto le coppie etero che omosessuali e, una volta formalizzata (con dichiarazione al comune), fa sorgere in capo ai partner una serie di diritti, come la possibilit� di essere indicati (in via reciproca) quali rappresentanti per tutte le decisioni in materia di salute, successori nel contratto di locazione, oltre ad avere il diritto agli alimenti nell'ipotesi di scioglimento della convivenza e di permanere nell'abitazione in caso di morte del compagno, nonch� il dovere di assistenza reciproca.

A differenza delle unioni civili tra omosessuali, per�, la convivenza di fatto non consente di prendere l'uno il cognome dell'altro n� avr� ripercussioni in ambito successorio, essendo escluso qualsiasi diritto per il partner all'eredit�.

Tuttavia, il ddl oltra alla semplice dichiarazione anagrafica che ufficializza la convivenza, consente di stipulare un vero e proprio "contratto" (da un notaio o da un avvocato nella forma di atto pubblico o scrittura privata), per disciplinare gli aspetti economici della vita di coppia. In tal caso, se la coppia scoppia sar� necessario un atto scritto che decreti lo scioglimento della convivenza.


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