Data: 07/06/2016 10:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - Non c'è pace neppure per i ciclisti: chi eccede nella velocità, non riesce a controllare il mezzo o non è in grado di guidarlo alla perfezione, rischia oltre al danno anche la beffa in caso di caduta. 

Potrebbe, infatti, scattare la sanzione amministrativa ex art. 141 del Codice della Strada che detta le norme di comportamento in tema di velocità: la norma stabilisce che il conducente è obbligato a "regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione".

Al secondo comma, la norma aggiunge che "il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibileIl ciclista non è escluso dal rispetto della norma e rischia, in caso di violazioni, una sanzione amministrativa  da euro 41 a euro 168
        
Ne sa qualcosa una signora di Bassano del Grappa, multata per imperizia ai sensi dell'art. 141 C.d.S. ossia per non essere riuscita a governare la sua bicicletta "dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile": la donna, infatti, si era vista elevare la sanzione dopo essere caduta a causa di un tombino stradale sopraelevato

La ciclista non si è data per vinta e ha fatto ricorso al Giudice di Pace di Bassano del Grappa che, con la sentenza 212/2016, ha annullato il verbale elevat dalla polizia locale.
Per il giudice vicentino, nonostante non risulti accertato se il tombino sporgente fosse un ostacolo evitabile o meno, non è possibile sanzionare il trasgressore se la sua responsabilità è incerta.

I testimoni hanno confermato che la signora ha perso il controllo della bici quando le ruote sono passate sul tombino, il cui chiusino usciva fuori dall'asse stradale. È onere del Comune dimostrare il fatto su cui si fonda l'accertata violazione del codice della strada.
Infatti, provato che è stato il tombino a provocare la perdita di controllo del mezzo, tanto basta per annullare la multa: stabilire se il chiusino fosse visibile ed evitabile è una circostanza che può assumere rilevanza solo in un'eventuale causa per risarcimento.

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