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Data: 08/06/2016 08:00:00 - Autore: Avv. Isabella Vulcano Avv. Isabella Vulcano - Lo scorso 25 maggio, la Commissione europea ha annunciato un pacchetto di nuove proposte legislative e linee guida in materia di e-commerce, nell'ambito della strategia per il Mercato Unico Digitale. L'e-commerce ha un'importanza enorme nell'economia europea. Nel 2014 il valore delle vendite ha toccato quota 370 miliardi di euro, tuttavia vi è ancora una certa diffidenza nell'acquisto di beni o servizi online al di fuori dell'Italia. I problemi che attualmente incontrano i consumatori sono confermati dalla Rete europea ECC-NET: il 68% dei reclami transfrontalieri nel 2015 ha riguardato il settore dell'e-commerce ed in particolare: - il 18% la mancata consegna - il 15% la mancata chiarezza dei contratti - il 10% i prodotti difettosi - il 9% i prodotti non conformi rispetto all'ordine - il 5% le pratiche commerciali scorrette - il 5% un aumento del prezzo ingiustificato. Per rendere gli acquisti online più semplici e più sicuri in tutta l'Unione, la Commissione introduce, tra le altre cose: un nuovo Regolamento sul geo-blocking; un nuovo Regolamento per ridurre i prezzi ed aumentare efficienza/qualità delle spedizioni transfrontaliere. Nuovo Regolamento sul geo-blockingL'obiettivo è quello di porre un freno al geo-blocking ingiustificato ed alla discriminazione dei consumatori basata sul Paese di residenza. Il nuovo regolamento prevede che: i consumatori potranno acquistare beni e servizi, compresi i servizi digitali come il "cloud storage" e il "website-hosting" in qualsiasi Paese UE, senza dover pagare una differenza di prezzo dovuta al proprio Paese di residenza e senza essere automaticamente reindirizzati dal venditore verso un sito web di un altro Paese specifico; i venditori, anche se non saranno obbligati ad effettuare le consegne dei beni nel Paese del consumatore, dovranno tuttavia offrirgli l'opzione di ritirare i prodotti presso un punto di consegna all'interno del Paese del venditore. Nuovo Regolamento per ridurre i prezzi ed aumentare la qualità delle spedizioniL'obiettivo è di aumentare la concorrenza nel mercato degli spedizionieri, rendendo più economiche le spedizioni dei beni attraverso i paesi UE. Attualmente, infatti, i servizi postali nazionali spesso applicano prezzi maggiorati di 3-5 volte alle spedizioni transfrontaliere rispetto allo stesso servizio operato nel mercato nazionale, non sempre giustificate. La Commissione, quindi, propone che: i servizi di consegna dei pacchi debbano fornire informazioni sui costi e sui prezzi alle Autorità di regolazione nazionali e che alcuni di tali dati debbano essere resi pubblici; gli operatori postali nazionali forniscano a terzi l'accesso ai propri network transfrontalieri, per introdurre maggiore competitività nel mercato. Aggiornamento delle linee guida nell'applicazione della Direttiva sulle pratiche commerciali scorretteInsieme al pacchetto sul commercio elettronico, la Commissione sta elaborando anche delle linee-guida su come le autorità ed i tribunali devono interpretare la Direttiva sulle pratiche commerciali scorrette in relazione al commercio elettronico. Tra queste rilevano le seguenti: la piattaforma online che vende beni alla stessa stregua di un "professionista" deve adottare comportamenti conformi alla direttiva sulle pratiche commerciali sleali; le piattaforme devono specificare se il venditore è un professionista o un altro consumatore; in quest'ultimo caso, infatti, la Direttiva non è applicabile. Il pacchetto sull'e-commerce dovrà essere presentato al Consiglio, al Parlamento europeo e ai parlamenti nazionali. Solo dopo il confronto fra la Commissione e il Consiglio, le proposte saranno discusse dal Parlamento Europeo fino a trovare un testo condiviso che sarà quello adottato.
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