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Data: 21/06/2016 07:30:00 - Autore: Marina Crisafi di Marina Crisafi – L'albo nazionale dei pizzaioli e la giornata nazionale della pizza. Sono questi gli obiettivi del ddl presentato oggi da 22 senatori del centrodestra per dare il dovuto riconoscimento a quanti svolgono una professione che riguarda uno dei settori del made in Italy più noto al mondo e che rappresenta circa il 50% del fatturato della ristorazione ma che ad oggi, si legge nella relazione al testo, sono "lavoratori fantasma". Forti anche della candidatura della pizza a patrimonio dell'Unesco, i 150mila pizzaioli italiani potranno raggiungere presto questo traguardo grazie alla proposta per la "Disciplina dell'attività, riconoscimento della qualifica e istituzione dell'albo nazionale dei pizzaioli professionisti" presentata oggi al Senato. Il testo del ddl, che ha come primo firmatario il senatore FI Bartolomeo Amidei e relatrice in commissione la senatrice FI Paola Pelino, prevede il riconoscimento della qualifica di pizzaiolo a chiunque consegua il diploma rilasciato esclusivamente dalle associazioni riconosciute, chiamate a loro volta ad attestare lo svolgimento da parte dei nuovi professionisti di una verifica teorico-pratica. Nei nove articoli del ddl vengono disciplinati in modo puntuale i requisiti per ottenere il diploma che prevedono il superamento della prova e la frequenza di un corso di almeno 120 ore, con almeno 40 ore di laboratorio, 20 di scienza dell'alimentazione, 30 di lingue straniere e altrettante di igiene e somministrazione degli alimenti. Il diploma avrà validità quinquennale e sarà soggetto a corsi di aggiornamento. La proposta prevede anche l'istituzione di un albo, la cui iscrizione è condizione necessaria per l'esercizio dell'attività. Il testo istituisce, altresì, la giornata italiana della pizza. Il ddl è stato già calendarizzato in commissione industria e in agenda ci sono già 25 audizioni da svolgere con i soggetti competenti. L'auspicio dei promotori è ora quello di riuscire ad ottenere "la sede deliberante per un ddl di interesse generale, in modo da velocizzarne l'iter a palazzo Madama e magari di ottenerne l'approvazione definitiva entro l'anno". |
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