Data: 19/07/2016 09:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax - Terapie riparative per i gay vietate per legge, con reclusione fino a due anni e multa da 10.000 a 50.000 euro. Queste le pene e le sanzioni previste per psicologi, pedagogisti, consulenti, educatori ed assistenti sociali che volessero operare la "conversione dell'orientamento sessuale". A proporle è il disegno di legge (numero 2402, qui sotto allegato), presentato al Senato da alcuni senatori del Pd (primo firmatario Sergio Lo Giudice insieme a Monica Cirinnà), di Sinistra italiana (fra cui la capogruppo Loredana De Petris), delle Autonomie e del Misto.

Il disegno di legge parte da una questione basilare: ovvero cosa è a determinare l'omosessualità? Fino a qualche tempo fa si pensava che l'inclinazione sessuale di una persona verso soggetti dello stesso sesso fosse dovuta a una devianza, a un'evoluzione psicologica non completa. L'omosessualità era ritenuta una malattia e compariva nella lista delle malattie mentali dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Il 17 maggio del 1990 la svolta: l'omosessualità viene riconosciuta come "una variante naturale del comportamento umano".

Il testo depositato al Senato, in attesa di essere assegnato in commissione, intitolato "Norme di contrasto alle terapie di conversione dell'orientamento sessuale dei minori", è composto da tre articoli che mirano a vietare le terapie riparative ovvero cure sperimentate negli anni Ottanta dagli studi di Elizabeth Moberly, teologa e psicologa inglese. Questo tipo di trattamento si è diffuso successivamente tramite l'opera dello psichiatra statunitense Charles Socarides e di Joseph Nicolosi.

I trattamenti della terapia riparativa (così ha stabilito un rapporto dell'American Psychological Association del 2009) non solo non hanno ottenuto risultati, ma hanno prodotto casi anche gravi di depressione, senso di colpa, impotenza e finanche suicidi.

Negli Usa, il presidente Barack Obama nell'aprile del 2015 ha dichiarato pieno sostegno ad un disegno di legge dedicato a Leelah Alcorn, diciassettenne transgender americano che, il 28 dicembre 2014 si gettò sotto un camion per il rifiuto della famiglia ad accettare la sua identità. Per Obama l'obiettivo sarebbe bandire i trattamenti di conversione dell'orientamento sessuale sui minori e arginare in questo modo i danni derivanti dalle violenze inflitte alla sfera più intima dei giovani Lgbti. Nel nostro Paese propongono le terapie riparative "Obiettivo Chaire" e "Courage Italia", entrambe legate alla chiesa cattolica.


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