Data: 06/06/2002 - Autore: Roberto Cataldi
La vita moderna ci regala sempre maggiori comodità e i progressi della tecnologia stanno a poco a poco migliorando la nostra vita. Tutto questo però ci ha posto di fronte a nuove problematiche, e tra queste il crescente inquinamento acustico ambientale.
Sempre più persone sono tormentate da rumori molesti che provengono non solo da discoteche, pub e luoghi di svago che fioriscono per ogni dove, ma anche dai propri dirimpettai che magari hanno istallato un nuovo condizionatore o si sono muniti di un innovativo impianto "dolby" per la loro TV digitale.
Così alcuni malcapitati si trovano a vivere in situazioni davvero intollerabili. Sono diverse le leggi speciali e i regolamenti che dettano norme specifiche per il rilevamento e la misurazione dei rumori e diventa sempre più difficile avere chiarezza sui propri diritti.
Tuttavia, secondo la Cassazione, (sent. 29/4/2002 n.6223) dette norme sono di natura pubblicistica e non possono regolare direttamente i rapporti tra i privati. E così, per questi, continua a valere la disciplina dell'art. 844 del codice civile che rimette al prudente apprezzamento del giudice il giudizio sulla tollerabilità delle immissioni di rumori.

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