Data: 02/08/2016 13:20:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Via libera del Senato (con 190 voti a favore, 32 contrari e nessun astenuto) al ddl sul caporalato, che ora passa all'esame della camera per il s� definitivo. Il testo (qui sotto allegato) che contiene norme volte a rafforzare gli strumenti di contrasto "civili e penali, colpendo i patrimoni con la confisca e rendendo pi� forte la rete del lavoro agricolo di qualit�", rappresenta, come affermato dal ministro dell'agricoltura, Maurizio Martina, una legge "cruciale per sradicare una piaga inaccettabile, come la mafia". L'auspicio, ha aggiunto Martina, � quello di tempi rapidi a Montecitorio al fine di compiere un definitivo passo in avanti "in una battaglia che non � solo di civilt�, ma di giustizia".

Dalla confisca dei beni agli indennizzi previsti per le vittime, sino al rafforzamento della rete del lavoro agricolo, di seguito le principali novit� del ddl:

Carcere e confisca per chi sfrutta i lavoratori agricoli

Il provvedimento riscrive il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, sancendo la responsabilit� diretta del datore di lavoro. Prevista, inoltre, la pena della reclusione da uno a sei anni per l'intermediario e per il datore di lavoro che approfittando dello stato di bisogno sfruttino i lavoratori. Se i fatti sono commessi con violenza e minaccia la pena � aumentata da 5 a 8 anni ed � previsto anche l'arresto in flagranza. Le nuove norme semplificano anche gli indici di sfruttamento, considerando come tale, tra gli altri, la corresponsione di retribuzioni non conformi ai contratti collettivi e la violazione delle regole sull'orario di lavoro e sul riposo. Prevista anche la confisca dei beni come avviene con le organizzazioni criminali mafiose.

Indennizzi per le vittime

Il provvedimento estende le finalit� del fondo antitratta anche alle vittime del delitto di caporalato, data la stretta connessione (come dimostrato dalla frequenza dei casi registrati) tra i soggetti vittime di entrambi i reati.

Rete agricola di qualit�

Nel testo � rafforzata l'operativit� della Rete del lavoro agricolo di qualit�, creata nel 2014 con il provvedimento Campolibero e attiva dal 1� settembre dello scorso anno. Si estende inoltre l'ambito dei soggetti che possono aderire alla rete, ricomprendendovi anche, tra gli altri, gli sportelli unici per l'immigrazione, le istituzioni locali e i centri per l'impiego. Al contempo, si allarga l'ambito delle funzioni svolte dalla cabina di regia della rete stessa, presieduta dall'Inps e composta da rappresentanti di sindacati, organizzazioni agricole e istituzioni.


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