Data: 10/08/2016 11:00:00 - Autore: Redazione

di Redazione - Sempre pi� spesso e, bisogna aggiungere, a ragion veduta, i titolari di negozi tradizionali si lamentano dei mille lacci e lacciuoli con cui il legislatore mette i bastoni tra le ruote a questo tipo di iniziativa privata.
Oltre alla tassazione decisamente elevata i negozianti si ritrovano spesso ad avere a che fare con problemi burocratici legati alla messa a norma dei locali, ai difficili rapporti con le ASL, alle difficolt� legate all'assunzione di personale, alle stangate sempre in agguato rappresentate da tasse sui rifiuti, bollette energetiche, oneri fiscali e tributari, etc....
Di fronte a questo tipo di situazione sempre pi� imprenditori optano per la pi� flessibile e meno onerosa soluzione dell'e-commerce

I siti di e-commerce

Il termine "e-commerce" comprende le operazioni relative ad attivit� commerciali e transazioni effettuate per via elettronica: Si parla quindi non solo della vendita di beni o servizi ma anche della pubblicazione di contenuti on line o della distribuzione per via telematica di software, di transazioni bancarie o monetarie in genere, appalti pubblici e altri tipi di interrelazioni con la PA.
Tali beni e servizi vengono veicolati attraverso la piattaforma di e-commerce a cui il cliente pu� accedere e attraverso la quale pu� effettuare ordini, nella maggior parte dei casi senza nemmeno l'ausilio di interazione con un altro operatore. A seconda del tipo di clientela i siti e-commerce vengono suddivisi in:


B2B (Business to Business) se il cliente � una persona giuridica
B2C (Business to Consumer) se il cliente � una persona fisica

Come aprirlo e i vantaggi

I vantaggi dell'e-commerce sono notevoli a cominciare dalla flessibilit� in entrata e in uscita dal business; la Direttiva 2000/31/CE stabilisce infatti che si possa avviare un e-commerce senza autorizzazioni preventive (fermi restando i requisiti professionali per lo svolgimento di specifiche attivit�). con buona pace dei negozianti titolari di negozi fisici che spesso devono attendere mesi per avere la proverbiale 'pila di scartoffie' necessaria per avviare la loro attivit�.
In alcuni casi non � nemmeno necessario aprire la partita IVA. Un giovane che infatti eserciti l'attivit� di vendita on line come attivit� saltuaria e non fatturi pi� di � 5000 l'anno pu� decidere di avvalersi dell' articolo 67 lettera i) del DPR 917 del 1986 (rilasciando in tal caso ricevuta con l'indicazione di prestazione occasionale). Tale  nota sar� soggetta a ritenuta d'acconto pari al 20% e, nel caso di compensi superiori a 77,47 euro, a imposta di bollo. Sar� inoltre necessario inserirla all'interno della dichiarazione dei redditiOltre 5.000 euro si render� invece necessario aprire Partita IVA e iscriversi alla gestione separata INPS.
In quest'ultimo caso si render� quindi necessaria la costituzione di una vera e propria societ� con tanto di atti (e spese) notarili. La parte delle spese pu� essere decurata nel caso di societ� a  responsabilit� limitata semplificata (esente da spese notarili) mentre in altri casi si dovr� mettere in conto circa un migliaio di euro.
Fatto questo saranno necessari due passi comuni con qualsiasi altro tipo di attivit�; iscrizione alla Camera di Commercio (tramite ComUnica) e presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attivit�) allo Sportello Unico per le Attivit� Produttive (SUAP) del Comune nel quale si intende avviare l'attivit�.
E' necessario poi comunicare all'Agenzia delle Entrate: l'indirizzo del sito Web attraverso il quale si vuole avviare l'attivit� di e-commerce; i dati identificativi dell'Internet Service Provider; l'email, il numero di telefono e il fax. 

Per vendere a operatori economici di altro Paese UE � necessaria anche l'iscrizione nella banca dati VIES (Vat Information Exchange System).

I costi

Per quanto riguarda i costi sar� anche opportuno aggiungere i costi relativi al sito web. Se si desidera avviare un e-commerce in grande stile si dovranno mettere in conto l'acquisto di hardware, software, sistemi di backup e la collaborazione di grafici web, oltre a tutto quanto concerne i costi di hosting e la creazione di firewall per scoraggiare i malintenzionati.
Se invece si desidera partire con soluzioni low cost il mercato presenta oggi un ventaglio estremamente ampio di alterrnative economiche a misura di start-up in modo da non doversi bruciare il capitale iniziale tutto in una volta per poi iniziare l'attivit� con l'acqua alla gola. 


I limiti

Una volta che la vostra piattaforma di e-commerce sar� on line il solo limite sar� la vostra fantasia e la vostra creativit� imprenditoriale. Il vasto e variegato mondo dell'e-commerce si � declinato in una serie pressoch� infinita di sfumature tali che sarebbe quasi pi� facile elencare cosa non si trova oggi in vendita online. Un caso particolarmente degno di nota � stato il sito mr.alibi che si � specializzato nel fornire appunto alibi (per lui e per lei) che vanno dalla rimpatriata di vecchie compagne di ginnasio, alla convenction aziendale all'estero, con tanto di location con sito web dedicato, telefonata di conferma al consorte e materiale di follow up ricevuto, il tutto fatto per sviare mariti-mogli e affini dalla reale attivit� svolta durante il periodo di alibi acquistato. Assicuratevi sempre per� che il materiale trattato nel vostro ecommerce sia al 100% legale. Potrebbe sembrare una cosa banale ma soprattutto nel caso di commercio internazionale si incappa spesso nella differenza legislativa tra i diversi paesi, quello che infatti � perfettamente legale in Italia potrebbe non esserlo in altri paesi e viceversa. Pensate ad esempio alla facilit� con cui negli Stati Uniti si pu� acquistare un'arma da fuoco, magari al Wall Mart pi� vicino, o a come sia semplice in Olanda procurarsi della cannabis per uso personale. In entrambi i casi parliamo di merce che se commercializzata all'interno dei nostri confini farebbe incorrere il venditore in non pochi problemi. 

La fatturazione

Ultima nota merita il discorso della fatturazione: Il cliente che accede al sito infatti, dopo aver preso visione dei prodotti pu� decidere di effettuare un acquisto compilando l'ordine ed eseguendo il pagamento tramite uno dei molti metodi di pagamento on line. L'impresa invia la merce ed emette fattura, ma le vendite ai consumatori finali sono esonerate dall'obbligo di emissione salvo esplicita richiesta da parte del cliente, cos� come da scontrino e ricevuta fiscale. Il venditore dovr� in ogni caso per� annotare i corrispettivi giornalieri delle vendite, IVA compresa, nel registro dei corrispettivi.
Per ulteriori delucidazioni vi invitiamo a consultare la Direttiva 2003/31/CE recepita in Italia con Decreto Legislativo n. 70 del 9 aprile 2013 a cui si rimanda per ogni utile approfondimento.


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