Data: 23/08/2016 21:00:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi � "Diabolico", che crea "allarme sociale" e basato su un "sistema totalitaristico come quello nazista". Con queste parole, il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglian� definisce il gioco Pokemon Go che sta impazzando da qualche tempo in tutto il mondo, Italia compresa. Ed � per questo che, come racconta Tgcom24, il presule ha deciso di intentare azione legale contro l'app, affidando l'incarico a due suoi amici avvocati che dovranno "pensare la fattispecie della denuncia".

In campo, dichiara il vescovo, che non � nuovo a clamorose iniziative, come quella di aver intonato in chiesa le canzoni di Bennato e di Mengoni, c'� "la sicurezza sociale degli uomini e delle donne della terra da preservare".

Da qui la battaglia contro il gioco virtuale, colpevole, a suo dire, di creare dipendenza, "alienando migliaia e migliaia di giovani" che si divertono "a catturare in giro per le citt� i mostri tascabili secondo una regia totalitaria", senza una "partecipazione attiva e cosciente".

A contribuire all'"anatema" lanciato dal vescovo, sicuramente, anche il fatto che l'app individua la cattedrale barocca di Noto come una delle tante "palestre" in cui allenare e far crescere i Pokemon, facendo incetta di oggetti e strumenti utili a catturarli. Una realt� parallela che per Staglian�, insomma, "bisogna fermare � avendo - il coraggio di servirsi del proprio intelletto e non essere telecomandati". Che i giovani piuttosto, ha esortato il vescovo, vadano "in giro per il mondo a portare la parola di Cristo e a trasmettere valori positivi". 



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