Data: 14/09/2016 09:00:00 - Autore: Redazione

di Redazione - Tutti noi ci troviamo intralciati da quei fastidiosi banner che ci ricordano, casomai qualcuno ancora non se ne sia reso conto, che la quasi totalità dei siti internet utilizza i cookies. Compreso il sito del Governo, quello della Camera e quello del Parlamento.

E quell'avviso, imposto per legge, funziona oltretutto rilasciano un cookie sul nostro PC.

Pochi di noi però sanno veramente di cosa si tratta. Spiegati semplicemente, i cookie sono dei file di testo che permettono di identificare alcune informazioni sull'utente che sta navigando (intendiamoci non rivelano l'identità della persona ma conservano traccia della sua navigazione).

I cookie sono stati forse indebitamente criminalizzati quando in realtà non sono un oggetto negativo in sé: possono ad esempio essere utili per migliorare la fruizione di un sito che visitiamo spesso, poiché permettono di memorizzare alcune nostre preferenze. Sono anche utilizzati a fini statistici, ad esempio per vedere in che percentuale gli utenti del web, o di alcuni siti, usano un browser piuttosto che un altro. In questo modo, ad esempio, un sito visitato principalmente da utenti che utilizzano Safari, metterà a disposizione dati ottimizzati per gli utenti che usano OS migliorando la loro esperienza di navigazione.

Cosa memorizzano i cookies?

Le informazioni raccolte dai cookie nella maggior parte dei casi non forniscono ai proprietari dei siti informazioni sul nostro nome ma creano una lista di caratteristiche di navigazione e cercano di ricordarle. Insomma con i cookie si raccolgono e si memorizzano dati di navigazione: le nostre preferenze, i nostri interessi, che servono poi per targettizzare meglio eventuali annunci pubblicitari ed evitare di mostrare pubblicità non pertinenti e non in linea con i nostri interessi.

I cookie non piacciono? Ok ma chi vuole li può disattivare

Proprio a causa di un relativo rischio per la privacy (nessun sito saprà realmente chi siamo), è stato stabilito che i siti che utilizzano i cookie debbano dichiarare che navigando al suo interno, il sito utilizzerà i cookie. E per fare questo bisognerà rilasciare un cookie!

Per l'utente finale, ciò si traduce in un fastidioso avviso che non scompare fino a che non ci clicchiamo sopra per dare il consenso ai cookie. E questo avviso lo ritroviamo ogni volta che cambiamo sito. Non sarebbe bastato un solo avviso al momento della prima apertura del browser per far scegliere a chi lo utilizza se vuole o non vuole i cookies? Per disattivarli basta un attimo.

La questione però è delicata: dato che i siti sono gratuiti proprio perché si reggono sulla pubblicità e che difficlmente i siti ne faranno a meno, serve davvero continuare a mostrare quel banner per dirci una cosa che oramai noi tutti dovremmo aver compreso?

Insomma visto che l'avviso compare già da così tanto tempo, probabilmente tutti noi sanno che ci sono e che si possono disattivare una vota per tutte. Dobbiamo essere anche consapevoli del fatto che se si impedisce ai siti di guadagnare dalla pubblicità questi a lungo andare non potranno più essere gratuiti.

In ogni caso: serve davvero ricordarci ogni volta che apriamo un nuovo sito che esistono i cookie?

Del resto l'utente se vuole li può disattivare modificando le impostazioni del proprio browser una volta per tutte.

Sentiamo cosa ne pensate.

Il sondaggio è aperto. Vota anche tu!


Tutte le notizie