Data: 13/09/2016 17:00:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Anche gli avvocati potranno trovare spazio nella valutazione dei capi degli uffici giudiziari. Ad affermarlo � il ministro della giustizia Andrea Orlando, nell'intervento all'Incontro con i consigli giudiziari organizzato dal Consiglio nazionale Forense. "Penso che si possa sicuramente introdurre una presenza con voto dell'avvocatura" nei consigli giudiziari - ha annunciato il Guardasigilli � e su come garantirla si vedr�, in una discussione che "terr� conto del parere del Csm".

La ratio dell'apertura

Il vero punto non risolto � ha spiegato Orlando nel corso del suo intervento - � infatti "quello delle capacit� organizzative dei capi degli uffici". "A mio avviso � ha aggiunto - il tema della valutazione effettiva, sul campo, delle capacit� non pu� prescindere dalla valutazione di tutti coloro che sono chiamati a valutare la funzionalit� in concreto degli uffici. E non pu� essere un parere stereotipato reso dal consiglio giudiziario a costituire la base effettiva per poter dare quella valutazione".

Si tratta, in sostanza, ha concluso il ministro "di aprire una dialettica nella quale non vedo alcun pericolo per l'autonomia e l'indipendenza della magistratura".

I consigli giudiziari

I consigli giudiziari, si ricorda, sono organi territoriali dell'autogoverno della magistratura, che svolgono attivit� consultiva nei confronti del Csm, attraverso la redazione di pareri sulla progressione in carriera dei giudici, sul cambio di funzioni e altre evenienze della vita professionale dei magistrati, oltre all'attivit� istruttoria nell'ambito dei procedimenti relativi alla magistratura onoraria.

Oggi sono regolamentati dal decreto legislativo n. 25/2006 (in attuazione della delega dettata dall'art. 1, comma 1, lett. C) l. n. 150/2005) che ne ha innovato la disciplina, la composizione, le competenze e la durata in carica, istituendo anche il consiglio direttivo della Cassazione.


Tutte le notizie